Manca poco al via dell’avventura della Nazionale Italiana U18 di baseball ai Mondiali in Canada. Oggi, con un volo diretto a Toronto, Gianluca Marenghi e Riccardo Paolini, varcheranno l’oceano e già venerdì esordiranno a Thunder Bay contro il Nicaragua. Entrambi rappresentano il baseball piacenntino in questa prestigiosa rassegna che vede l’Italia inserita nel Gruppo A insieme a Canada, Australia, Taiwan, Corea del Sud e come detto Nicaragua. Da venerdì impegni quotidiani per completare le partite del girone, al termine delle quali le prime tre passeranno al Super Round per la zona medaglie mentre le altre tre disputeranno il Round di consolazione per le posozioni dal settimo al dodicesimo posto.
Poco prima che salisse la scaletta dell’aereo abbiamo chiesto a Gianluca Marenghi, assistente del capo allenatore John Cortese, quante possono essere le reali possibilità di ben figurare: ” Beh, meglio non farsi troppe illusioni e restare piuttosto umili e concentrati. La concorrenza è di prim’ordine e sarà davvero al limite del proibitivo contro tutti. Sulla carta temiamo in modo particolare i padroni di casa canadesi e gli australiani “. Quali ritieni siano i vostri punti di forza. ” Crediamo di possedere una certa solidità in difesa e per questo punteremo a tenere quanto più chiuse possibile le partite, consci che a questi livelli gli errori si pagano molto cari. Dovremo fronteggiare line-up tremendi e per i nostri lanciatori sarà una bella sfida”. Probabilità di raggiungere il Super Round? ” Mai dire mai anche se sarebe una sorta di miracolo. Da quest’anno i risultati U18 concorrono anch’essi a determinare il ranking mondiale e più che altro avremo la responsabilità di raccogliere qualche vittoria per mantenere l’Italia nelle Top12, condizione inevitabile per partecipare al prossimo Mondiale Senior”. Soddisfatti di come è stata condotta la preparazione ? ” Con i campionati in corso abbiamo fatto, a mio parere, il massimo consentito. Voglio ringraziare, a nome di tutto lo staff, le Società che ci hanno ospitato per i try-out e personalmente è stato motivo d’orgoglio stare due giorni a Piacenza in luglio con anche l’utile amichevole giocata al De Benedetti contro Parma”.
Strappiamo la promessa a Marenghi per mantenere con lui un contatto stretto, quasi quotidiano, durante il Mondiale e vivere in diretta le vicende che lo caratterizzeranno. E allora arrivederci a Thunder Bay per questa inedita estate mondiale del baseball biancorosso.