L’Associazione nazionale genitori soggetti autistici (ANGSA) è attiva da due anni sul territorio piacentino con l’impegno di fare cultura della sindrome, per arrivare a una reale integrazione delle persone neurodiverse nel tessuto sociale. Tra le iniziative portate avanti a livello locale, due assumono importanza cardinale: il progetto “Tablet in ospedale”, per facilitare l’accesso di persone con l’autismo, e una campagna di comunicazione con poster.
L’associazione ha donato cinque tablet ai reparti di Pediatria, Neonatologia e Odontoiatria, nonché ai pronto soccorso di Piacenza, Castelsangiovanni e Fiorenzuola. Si tratta di apparecchi dotati di un’app studiata appositamente per permettere ai pazienti affetti da autismo di compensare le difficoltà di comunicazione e interazione, riuscendo a comprendere le fasi del percorso medico e diagnostico.
La seconda tappa della campagna riguarda l’ideazione di un poster che verrà affisso all’interno delle strutture sanitarie, come reparti ospedalieri e studi medici, e dei centri di aggregazione giovanile. Poster dove sono riassunti gli aspetti evidenti della patologia e quei comportamenti che, da coloro che non conoscono l’autismo, potrebbero essere ritenuti semplicemente bizzarri.
Due progetti che si pongono obiettivi differenti: da una parte supportare il paziente all’interno delle strutture sanitarie, dall’altra sensibilizzare sul problema dell’autismo chi non è affetto da tale patologia.
L’associazione Angsa
L’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA) nasce nel 1985 per difendere i diritti delle persone con autismo e delle loro famiglie. Costituita da genitori, familiari e tutori di persone nello spettro autistico è un’associazione senza scopo di lucro e un’Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus). L’Associazione “Promuove l’educazione specializzata, l’assistenza sanitaria e sociale, la ricerca scientifica, la formazione degli operatori, la tutela dei diritti civili a favore delle persone autistiche e con disturbi generalizzati dello sviluppo affinché sia loro garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della loro dignità e del principio delle pari opportunità”. i