Il 10 novembre si terrà lo sciopero generale per l’intera giornata lavorativa proclamato da U.S.B. ed altre sigle del sindacalismo di base. “Si tratta della risposta dei sindacati conflittuali alle misure che il governo Gentiloni e l’Unione Europea stanno predisponendo con la legge finanziaria per far pagare sempre più la crisi a lavoratori, pensionati e ceti subalterni – spiega il sindacato in una nota – infatti nel Documento di Programmazione Economica sono garantiti sgravi fiscali e sostegno alle imprese in cambio di finte assunzioni che finiranno con la scadenza stessa degli incentivi economici, mentre per chi lavora o ha lavorato salari, stipendi e pensioni rimarranno di fatto al palo. Ci raccontano che la crisi è finita, che l’Italia ha ripreso a crescere, ma ci sono 200.000 posti di lavoro messi in discussione e le assunzioni avvengono solo nelle forme più estreme di precarietà”.
“In numerosi contratti del settore privato gli aumenti salariali sono sostituiti da prestazioni quali cure mediche, asili nido privati, pensioni integrative che contribuiscono in questo modo a smantellare il sistema di servizi e assistenza pubblici. L’obbedienza del governo italiano alle politiche europee di austerità sposta risorse finanziarie a favore di padroni e banche e nasconde i veri nemici del popolo dietro il fumo delle campagne contro l’accoglienza di migliaia di profughi in fuga dalle guerre, dall’impoverimento, dai disastri climatici che lo stesso modello di sviluppo capitalistico contribuisce a creare”.
“Per queste ragioni U.S.B. chiama alla piazza ed invita le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero generale per il rinnovo dei contratti bloccati da anni, per sostanziosi aumenti salariali e pensionistici, per l’abrogazione delle norme sul lavoro precario, per la scuola, la sanità ed i servizi sociali pubblici e gratuiti, contro le privatizzazioni e la nazionalizzazione delle aziende strategiche per il nostro paese, contro la repressione delle lotte, per il diritto di sciopero messo in discussione, per la democrazia sindacale contro il monopolio dei sindacati concertativi, per l’edilizia pubblica, per la messa in sicurezza e la salvaguardia del territorio, contro la guerra e il razzismo, per l’abolizione completa del Jobs Act, della legge Fornero, della “Buona Scuola”, delle leggi Minniti/Orlando”.
U.S.B. aderisce inoltre alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma l’11 novembre (giorno successivo allo sciopero generale) promossa dalla piattaforma sociale EUROSTOP contro le politiche del governo italiano e dell’Unione Europea. Da Piacenza sono già programmati 6 pullman ed è ancora possibile prenotarsi scrivendo al seguente indirizzo mail “piacenza@usb.it”.