È ancora Cristian Camisa il presidente di Confapi Industria Piacenza. La riconferma dell’incarico, che ricopre per il terzo mandato, è sopraggiunta nel corso della 14esima assemblea annuale dell’associazione che si è svolta a palazzo Gotico.
A eleggerlo è stato il consiglio direttivo che è stato nominato nel corso della parte privata dell’assemblea: ne fanno parte Gianluigi Adami, Elena Bozzarelli, Paolo Bruschi, Cristian Camisa, Antonio Campagnoli, Antonio Castaldi, Anna Paola Cavanna, Alfredo Cerciello, Elisabetta Curti, Pietro Ercini, Gabriele Ferri, Roberto Gatti, Andrea Gregori, Lino Lazzari, Gabriele Lombardi, Giovanni Maini, Corrado Marchetti, Ivana Molinari, Marianna Quartieri, Armando Schiavi e Denise Venturati. L’assemblea è stata aperta dai saluti del prefetto Maurizio Falco, del presidente della della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati Claudio Borghi, del sindaco Patrizia Barbieri, del presidente della Provincia Francesco Rolleri e del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Successivamente la parola è passata ancora al presidente Camisa che ha illustrato le attività e gli obiettivi del prossimo triennio: “Le sfide che ci attendono sono impegnative – ha spiegato – ma le affrontiamo con la consapevolezza di avere fatto un lavoro straordinario che ci ha portato a registrare un aumento del 45 per cento della base associativa, 250 corsi e 1600 aziende coinvolte. Siamo un’associazione che ha lavorato per il territorio e che oggi si deve confrontare con i problemi del mercato: la mancanza di personale qualificato, la necessità dell’innovazione per avvicinare le imprese all’industria 4.0 e dell’aggregazione delle aziende per renderle competitive a livello nazionale, così come stiamo facendo con il consorzio Emilian Way. Ma abbiamo bisogno del supporto delle aziende”. A seguire è stata la premiazione del Comandante provinciale dei Carabinieri Corrado Scattaretico con una targa consegnata da Gianni Rabaiotti, tesoriere uscente e componente del Comitato dei Saggi di Confapi Industria Piacenza.
Spazio poi ai saluti del presidente nazionale di Confapi Maurizio Casasco e alla tavola rotonda, coordinata dal vicedirettore di Libertà Michele Rancati: a intervenire sono stati Elisabetta Curti dell’azienda Gas Sales, Corinna Mondani dell’azienda Wema, Andrea Scozzoli dell’azienda Unieuro e Gian Mario Bosoni dell’azienda Emiliana Conserve.
Come negli scorsi anni, anche stavolta sono state premiate quattro aziende associate: Rajapack, filiera italiana del gruppo RAJA, leader europeo nella distribuzione di imballaggi, ha ricevuto il premio come migliore “media industria” per gli ottimi risultati raggiunti in termini di fatturato e quello come “industria femminile” per un team in maggioranza rosa.
“Questi due premi confermano la determinazione, la professionalità e la passione che da sempre ci contraddistinguono – afferma Lorenza Zanardi, Direttore Generale di Rajapack Italia – Ringrazio Cristian Camisa, presidente di Confapi Industria, il direttore generale Andrea Paparo, il vice direttore Marika Lusardi e ultima ma non meno importante Sara Brugnoni presidente del Gruppo Apid che riunisce le Donne Imprenditrici Confapi”.
La seconda impresa premiata è stata Artigiana Farnese Srl per “Crescita in pochi anni da azienda artigianale a industria – eccellenza del Made in Italy”. “La pelletteria è il mio mondo – spiega Eugenio Rigolli, titolare di Artigiana Farnese Srl – e ogni borsa la studio e la produco con la passione di chi ama il proprio lavoro”.
La terza azienda premiata è stata Mecair: nata nel 1973, è una delle tante piccole aziende meccaniche che costituivano e costituiscono un ramo importante del tessuto economico del piacentino. “Ringraziamo per la fiducia che Confapi Industria Piacenza ha dato alla nostra società e al nostro progetto – ha dichiarato Franco Arcelloni – il nostro costante obiettivo è di consolidare la nostra realtà per salvaguardare e sviluppare un sapere tecnologico che una volta era, e oggi deve ancora essere, una caratteristica importante del nostro territorio”.
“Siamo davvero onorati di ritirare il Premio ‘Grande Industria Industria Solidale’ – ha dichiarato invece Rosario Ambrosino, Amministratore Delegato di Elior Italia che è stata la quarta impresa premiata – dal 2004 aderiamo al “Global Compact”, il programma delle Nazioni Unite sulla responsabilità sociale d’impresa. Per questo abbiamo preso l’impegno di lasciare un’impronta positiva sulla società e sull’ambiente e di creare un circolo virtuoso nel mondo della ristorazione, dal campo alla tavola”.