Nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate a contrastare il fenomeno delle truffe on line, i finanzieri del comando provinciale hanno individuato e denunciato alla procura della Repubblica di Piacenza due persone – un uomo e una donna, residenti rispettivamente nel Bergamasco e nel Napoletano – che hanno incassato un assegno circolare, perfettamente “clonato”, dell’importo di 13.000 euro a fronte della falsa vendita di un’auto attraverso il portale di un noto sito specializzato nella compra-vendita di auto online.
I fatti risalgono allo scorso mese di dicembre quando un giovane cittadino di nazionalità albanese, residente a Piacenza, ha contattato telefonicamente un inserzionista che aveva messo in vendita la propria autovettura (una Bmw modello 320 Xdrive coupé), su un sito web specializzato. Dopo una serie di contrattazioni e scambi di informazioni tramite whatsapp, i due si sono accordati sul prezzo finale, convenuto in euro 14.000, e sulle modalità di pagamento.
Il sedicente inserzionista, in cambio dell’auto, ha richiesto al malcapitato 100 euro di acconto da accreditare preliminarmente su una carta poste-pay, a garanzia circa la reale volontà di acquistare l’autovettura; 13.000 euro mediante emissione di un assegno circolare da intestare ad un nominativo, nella realtà inesistente e 900 euro in contanti da riscuotere all’atto della consegna del mezzo.
Una volta ricevuti i 100 euro di acconto, il falso venditore ha preteso dall’acquirente una foto dell’assegno circolare di 13.000 euro, per “tutelarsi”, a suo dire, dalle molteplici truffe online e per “verificare”, presso la propria banca, l’autenticità del titolo di credito. L’acquirente, aderendo a tale anomala richiesta, ha così inviato la foto dell’assegno tramite l’applicativo whatsapp sull’utenza indicatagli dal truffatore.
Una volta ricevuta l’immagine dell’assegno circolare, il truffatore ha riprodotto perfettamente il titolo di credito, modificandone il nome dell’intestatario, e procedendo all’incasso. L’ignaro truffato, che intanto non vedeva concludersi l’affare a causa dei continui rinvii, ha deciso così di rinunciare all’acquisto della Bmw e di restituire alla propria banca l’assegno circolare, che però ha rifiutato l’accredito dell’importo in quanto già incassato: il falso venditore, nel frattempo, si era reso irreperibile, non rispondendo più alle sollecitazioni telefoniche.
I militari del nucleo di polizia tributaria, dopo una serie di accertamenti tecnici e documentali, sono riusciti a risalire all’ideatore della truffa, un 40enne di origini venezuelane, già noto alle forze dell’ordine per analoghi precedenti, e alla beneficiaria dell’assegno falsificato, una trentenne originaria della provincia di Napoli, che ha incassato il denaro presso un ufficio postale partenopeo. I due sono stati denunciati a piede libero alla locale autorità giudiziaria per i reati di truffa e ricettazione.
Prosegue, pertanto, l’impegno delle fiamme gialle al contrasto del sempre più diffuso fenomeno delle truffe online, che colpiscono anche il territorio piacentino. Tenuto conto del modus operandi illecito sopra descritto, il comando provinciale consiglia di riporre massima attenzione negli acquisti online di una certa consistenza, e di evitare di fornire propri dati sensibili o informazioni di carattere personale sia sulla rete che sui social, esortando, altresì, a contattare il numero di pubblica utilità 117 al verificarsi di fatti anomali o per eventuali dubbi.