Asp “Città di Piacenza” festeggia i dieci anni della residenza aperta “Santo Stefano”

Asp “Città di Piacenza” festeggia i dieci anni della Residenza Aperta “Santo Stefano”. Lo fa con una giornata di riflessione sul tema dell’autonomia dal titolo “Lavori in corso”. Sono in programma una serie di iniziative nella giornata di sabato 30 settembre a partire dalle ore 12 nella sede di via Scalabrini dell’ente.

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IN ALLEGATO IL PROGRAMMA COMPLETO

L’esperienza della Residenza Aperta interessa principalmente l’area disabilità e l’area psichiatria di Asp Città di Piacenza. Si tratta di servizi residenziali per persone parzialmente autonome che necessitano di protezione e stimolo, ma che non richiedono interventi puramente assistenziali.

Gli educatori professionali lavorano non per sostituirsi alla persona ma per aiutarla a fare sempre più da sola, con i propri tempi e con le proprie modalità.

La residenza aperta presenta due modalità abitative: il gruppo appartamento e il minialloggio.

Nel gruppo appartamento abitano persone adulte che conducono una vita normale caratterizzata da esperienze lavorative, occupazionali e di tempo libero. In questa situazione comunitaria è di grande importanza la volontà di stare in gruppo, di trascorrere insieme il tempo e di aiutarsi reciprocamente.

Il minialloggio è un appartamento riservato a persone in grado di condurre una vita indipendente, seppure con il sostegno di una figura educativa. Anche in questo caso le persone sono impegnate all’esterno per parte della giornata e rientrano poi in quella che è una vera e propria abitazione. I rapporti sociali sono molto sviluppati e contemplano contatti con i vicini di casa in primis, con gli altri abitanti della Residenza ma anche con coloro che rappresentano l’ambito delle amicizie e in alcuni casi dei parenti.

Dopo 10 anni dall’apertura della nuova Residenza Aperta i futuri obiettivi di Asp sono:

– Tendere alla creazione di piccole comunità e miniappartamenti, ma anche esperienze quali condomini solidali, forme di cohausing, sperimentazioni di vita indipendente.

– Evitare il rischio collegato al rinchiudersi in casa senza stimoli e interessi, situazioni che spesso vengono scambiate per autonomia abitativa.

– Realizzare progetti individuali finalizzati al rendere il soggetto in carico sempre più autonomo e non dipendente dagli operatori.

Il convegno previsto nel pomeriggio di sabato dal titolo “La ricerca dell’autonomia per la conquista di un ruolo riconosciuto” vuole guardare avanti e non essere una semplice celebrazione dei buoni risultati raggiunti. Per questo sono stati contattati esperti che a diverso titolo sviscereranno i termini autonomia, inclusione, integrazione, qualità della vita.

In serata è previsto lo spettacolo teatrale frutto di un laboratorio a cui un gruppo di ospiti della Residenza ha preso parte. Persone disabili aiutate da operatori teatri dei Manicomics hanno lavorato per parecchi mesi e alla fine è uscito un saggio che sarà presentato sabato sera alle ore 21 al Teatro San Matteo, e di cui loro sono i protagonisti. Questa volta finalmente non spettatori ma protagonisti.

Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito.