Ultimo appuntamento con L’Arte di scrivere” venerdì 16 giugno alle 18 alla galleria Biffi Arte. Ospite dell’incontro il giornalista e scrittore Fulvio Scaglione, che dal 2000 al 2016 è stato vicedirettore del settimanale “Famiglia Cristiana”. Specializzato nel settore Esteri, dopo Afghanistan e Iraq, si è concentrato sul Medio Oriente che ha conosciuto e raccontato con continuità negli ultimi quindici anni. Collabora con testate come “Avvenire”, “Limes”, “L’Eco di Bergamo”, “Micromega”, “EastWest” e “Lo Straniero” e siti come “Occhi della guerra” e “Eastonline”. Tra i suoi libri ricordiamo “Bye bye Baghdad” (2003), “La Russia è tornata” (2005) e “I cristiani e il Medio Oriente” (2008). Venerdì Scaglione presenterà il suo ultimo libro “Come abbiamo consegnato il Medio Oriente al fondamentalismo e all’Isis” (Rizzoli).
“Sono ormai venticinque anni – spiega Scaglione – che i Paesi occidentali vivono il dramma del terrorismo islamico, ma nonostante guerre, alleanze sancite e instaurazione di regimi “amici”, la situazione resta incandescente. Ma è davvero impossibile fermare gli islamisti? E per quale motivo i popoli del Medio Oriente ci appaiono irriducibilmente ostili, anche quando ci presentiamo con le migliori intenzioni?”
Nella prima inchiesta che ha il coraggio di affrontare a fondo le responsabilità dell’Occidente, Fulvio Scaglione – che ha vissuto da inviato tutti i conflitti che hanno generato l’attuale crisi mediorientale, dalla Cecenia all’Afghanistan fino all’Iraq – racconta i clamorosi errori di valutazione, gli affari non sempre limpidi, le alleanze sbagliate o tradite e mette a nudo ciò che potevamo fare e che invece non abbiamo fatto contro il terrorismo islamico. Dalle fratture ereditate dalle politiche coloniali ai danni causati con la rovinosa “guerra al terrore”, dalla visione superficiale e sbagliata sull’Isis e la sua organizzazione all’unione tossica di politica e interessi che ha determinato le strategie in Medio Oriente, Scaglione passa in rassegna la lunga lista di disastri in cui ci siamo impantanati.
E mette in discussione le basi su cui abbiamo fondato le nostre scelte, a partire dall’illusione di poter “esportare la democrazia” e imporre in ambiente islamico usi e costumi occidentali: perché, al di là della propaganda e della retorica, “i tentativi di travasare i riti della nostra democrazia parlamentare hanno sempre prodotto dei mostri politici”. Un’indagine lucida e coraggiosa che mostra come, e perché, l’Occidente ha lasciato che accadesse il peggio, un’inchiesta senza sconti che pone tutti noi davanti alla domanda più scomoda: vogliamo davvero eliminare l’Isis?