In arrivo venti profughi a Niviano? Lega Nord: “Referendum per raccogliere la volontà dei cittadini”

«Chiediamo all’istituzioni locali e alla Parrocchia di indire un referendum rivolto a tutti i cittadini del comune di Rivergaro per esprimersi sul collocamento a Niviano di 20 presunti profughi». Voci ufficiose, infatti, darebbero in arrivo un gruppo di richiedenti asilo minorenni in questa piccola frazione della provincia piacentina, ipoteticamente ospitati presso la canonica della parrocchia di Niviano.

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La sezione della Lega Nord Media Val trebbia ha raccolto queste indiscrezioni, mettendo un freno all’eventualità: «I nostri cittadini non devono subire l’imposizione del Prefetto, che rappresenta lo statalismo assoluto messo in atto da Roma e dagli uffici dei burocrati. Perciò chiediamo al Comune e alla Parrocchia di aprire le urne – sul modello di quanto sta avvenendo in altre piccole realtà europee, tra cui Lombardia e Veneto – per chiedere il parere diretto di chi vive il territorio. La mala gestione di questi presunti profughi infatti, oltre al peso che grava sulle casse pubbliche, si riversa sulla quotidianità dei residenti: sulle donne che temono di girare sole per strada, sui furti che scaturiscono dalla nullafacenza, e sulle tradizioni stesse della comunità che vengono minacciate e compromesse. Il centro parrocchiale è stato realizzato grazie al contributo volontario di tanti cittadini, che ora non meritano di subire un input dall’alto, vedendosi sottratti i locali per essere consegnati agli ultimi arrivati».

«Aiutiamoli a casa loro! Il concetto è elementare: occorre lavorare per migliorare la situazione nei paesi d’origine, costruendo scuole, strade e ospedali. Ma, soprattutto, queste enormi somme di soldi pubblici, frutto delle tasse dei cittadini, smettano di essere destinate alle cooperative rosse e agli ecclesiastici che lucrano sull’accoglienza. Si utilizzino, invece, per aiutare i bambini, gli anziani e i lavoratori italiani. Ci auguriamo che raccolgano questo appello tutte le forze politiche elette a Rivergaro, compresi quegli esponenti di minoranza che non sempre fanno corrispondere gli slogan ai fatti».