Stava giocando a calcetto con gli amici quando si è accasciato al suolo, colpito da arresto cardiaco. Uomo di 62 anni salvato con il defibrillatore. I fatti sono accaduti ieri sera, venerdì 9 febbraio, al centro sportivo Activa, al quartiere Farnesiana. Subito gli amici hanno lanciato l’allarme e in soccorso del 62enne sono intervenuti immediatamente i due gestori della struttura. Uno di questi è Luigi Mori: “La mia collega ha portato immediatamente il defibrillatore e io, dopo aver praticato un massaggio cardiaco manuale, ho iniziato ad applicare il dispositivo. Nel frattempo abbiamo contattato il 118 e al loro arrivo gli operatori sanitari hanno proseguito con la rianimazione”.
“Fortunatamente ho seguito un corso di aggiornamento per l’uso del defibrillatore a luglio ed ero fresco di ripasso, questo mi ha permesso di rimanere lucido per tutta la durata dell’intervento. Quando i soccorritori del 118 hanno preso il mio posto, invece, ho realizzato quello che era appena accaduto e mi è salita a mille l’adrenalina. Io non sono un medico e a prima vista, mentre lo caricavano sull’ambulanza, l’uomo mi sembrava in gravi condizioni, motivo per cui ho iniziato a chiedermi: ‘Avrò agito correttamente? Avrò sbagliato qualcosa?’ anche perchè era la prima volta che mi capitava di intervenire con il defibrillatore. Questa mattina, invece, mi hanno chiamato e mi hanno comunicato che l’uomo non solo ha ripreso conoscenza, ma non ha nemmeno riportato danni neurologici. Per me è stata una gioia immensa, sono felice per lui, sono felice di aver agito correttamente e di aver contribuito a salvarlo. Ora mi piacerebbe incontrarlo” spiega Mori, emozionato.
Il centro Activa si è dotato di defibrillatore oltre sei anni fa, ben prima dell’entrata in vigore della legge che obbliga gli impianti sportivi a dotarsi di apparecchi salvavita: “E’ necessario – spiega Mori – non c’è nulla da dire. Sembra di avere uno strumento che non si userà mai, ma quando capita che serva è fondamentale”.