Riceviamo e pubblichiamo le precisazioni di Arcigay Piacenza e Agedo Milano sulla nota stampa del consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri in merito all’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili e all’orientamento sessuale, volte a ribadire l’equo accesso alle cure e alle strutture sanitarie da parte di tutti i cittadini senza discriminazioni di alcun tipo.
Nella nota stampa del consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, uscita il 9 novembre sui quotidiani locali, si fa riferimento all’aumento dell’incidenza delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) sia su scala nazionale, sia a livello regionale. Associati alle MST sono menzionati altri temi quali le manifestazioni legate alla diversità degli orientamenti sessuali, l’identità di genere e l’aborto. Il consigliere si domanda, infine, come affrontare questo “problema” di salute pubblica. Sebbene negli ultimi decenni ci sia stato un aumento generale dei casi di MST, la nostra associazione con il prezioso aiuto dell’Azienda USL di Piacenza è costantemente impegnata nella lotta per diminuirne l’incidenza. A tal proposito, è predisposto, in seno all’Unità Operativa di Malattie Infettive, un ambulatorio dedicato che offre giornalmente attività di counseling, diagnosi e terapia per centinaia di pazienti. Inoltre, tutti i cittadini maggiorenni hanno diritto a sottoporsi ai test MST presso il centro prelievi, ubicato al piano terra dell’edificio 9 dell’Ospedale di Piacenza (U.O. Malattie Infettive), dalle ore 9.30 alle ore 15.30 dal lunedì al venerdì, anche presentandosi senza prenotazione o impegnativa.
L’U.O. Malattie Infettive collabora da anni con l’associazione L’Atomo Arcigay Piacenza, condividendo l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema in questione. L’associazione offre gratuitamente counseling medico in tema di MST e uno sportello di ascolto organizzato da volontari qualificati. L’impegno e la collaborazione tra i due enti mirano ad aumentare la consapevolezza, in particolare tra i più giovani, su temi quali l’educazione sessuale, i comportamenti sessualmente a rischio e i metodi di protezione e contracezione, in linea con le evidenze ed il pensiero della comunità scientifica internazionale. In tale contesto, urge precisare che non esiste una correlazione tra MST ed orientamento sessuale. Com’è noto, infatti, l’orientamento sessuale è una caratteristica intrinseca all’individuo e non una patologia. Associare, seppur indirettamente, le MST con l’orientamento sessuale, oppure trovare una correlazione tra infezioni ed aborto, aumenta lo stigma ed il pregiudizio. Tali opinioni rischiano di pregiudicare l’accesso alle cure per coloro che si sentano discriminati, aumentando il tempo di possibile contagio, ledendo non solo all’individuo, ma alla cittadinanza intera.
È di fondamentale importanza, invece, dirigere l’attenzione sui comportamenti sessuali a rischio. L’educazione sessuale diretta ai più giovani, l’ulteriore sensibilizzazione del personale sanitario e l’aumento delle risorse stanziate sono obiettivi verso i quali siamo costantemente impegnati, per garantire accoglienza a tutti coloro che necessitano di consiglio ed aiuto senza pregiudizi o discriminazioni.