Le problematiche legate alla chiusura del ponte sul fiume Trebbia tra Piacenza e San Nicolò ci sono state. Ma a guardare i volti delle centinaia di persone intervenute per l’inaugurazione della nuova struttura viene in mente un pensiero strano. La gente di San Nicolò, Rottofreno, Calendasco e limitrofi appare unita, compatta, una vera comunità insomma. Le parole dei politici, mesi fa criticati, vengono accolte con un applauso. Un’anziana signora ci sussurra: “Se non ci fosse stato il nostro sindaco Raffaele….” (Veneziani, primo cittadino di Rottofreno ndr). Tanti, tutti uniti, spalla a spalla davanti al nastro tricolore che da lì a pochi minuti sarebbe stato tagliato.
Mesi di difficoltà, battaglie, forse il sentirsi isolati dalla Città potrebbero aver rafforzato il senso di vicinato, di appartenenza a un territorio. E poi arrivano le parole di un cittadino che spontaneamente ci racconta: “Certamente, i disagi ci sono stati eccome per i residenti e in particolare per i commercianti. Però in questi mesi, approfittando della chiusura del ponte, ci riunivamo quasi tutte le sere lungo la via Emilia Pavese vuota e ogni giovedì si organizzava una festa occupando tutta la carreggiata. Siamo felici che riapra il ponte, è essenziale, però questi momenti ci mancheranno”. Insomma, verrebbe da rispolverare il vecchio detto “Non tutto il male vien per nuocere”.
Però i lati positivi non cancellano i sacrifici di una popolazione che ha dovuto stringere i denti (e parecchio) in questi mesi. Lo conferma anche il presidente della Provincia, Francesco Rolleri: “I disagi ci sono stati, è innegabile, e le attività commerciali hanno subito gravi danni economici. Noi abbiamo fatto tutto il possibile ma questi lavori andavano fatti, non c’era altra soluzione. Il mio ringraziamento più sentito va agli operai che hanno lavorato instancabilmente nel corso di una delle estati più calde di questi ultimi anni. Ci tengo a precisare che in occasione di alcune ‘allerte meteo per caldo straordinario’ diramate in queste settimane dalla protezione civile, i lavoratori e le loro ditte avrebbero avuto il diritto di fermarsi. Ma non lo hanno fatto, per rispetto verso l’impegno preso e verso i residenti dei comuni interessati. Sono stati davvero encomiabili”.
I lavori al ponte non sono finiti, è stata terminata la prima fase che riguardava la superficie. Ora l’opera di manutenzione proseguirà a livello inferiore, ma intanto le auto potranno finalmente passare: “Quattro giorni di anticipo significativi – prosegue Rolleri – le ferie sono finite e a breve inizieranno le scuole: essere riusciti a terminare i lavori in tempo è una grande vittoria. Ringrazio anche i cittadini coinvolti che hanno compreso la situazione e hanno avuto tanta pazienza”.
“I piacentini sanno stringere i denti e reagire alle difficoltà – ha detto il sindaco di Rottofreno, Raffaele Veneziani – mi auguro che questo ponte, fatto di mattoni e asfalto, possa rappresentare anche un ponte tra i cittadini e le istituzioni, tra i cittadini e la politica: un rapporto che appare sempre più logorato, mentre oggi siamo qui per festeggiare uno straordinario risultato. I disagi ci sono stati, in linea purtroppo con le previsioni, però siamo riusciti a riaprire in anticipo e questo è fondamentale considerato che da lunedì molte scuole riapriranno. Un grazie sentito alle ditte che hanno lavorato con questo impegno”.
Apprezzamento da parte dei cittadini per la nuova pista ciclabile: “Prima era pericoloso per i ciclisti, è stata una trovata molto intelligente” commentano alcuni. La pista, però, non è ancora pronta e sarà inaugurata fra tre settimane.
Dopo la benedizione, le autorità militari e civili hanno tagliato il tanto agognato nastro e le centinaia di residenti presenti alla cerimonia hanno potuto calpestare il nuovo manto stradale. Stanchi, stremati dopo questi mesi di attesa. Ma da oggi finalmente potranno contare su un ponte in grado di durare altri 200 anni.