I soci di Seta hanno approvato questa mattina la proposta di bilancio 2017 formulata dal Consiglio di Amministrazione, nel corso dell’assemblea ordinaria e straordinaria tenutasi presso la sede di Modena. Per il quinto anno consecutivo Seta ha chiuso un bilancio d’esercizio con il segno positivo, consolidando ulteriormente il percorso di rafforzamento economico e patrimoniale che ha caratterizzato i primi sei anni di attività.
Per l’esercizio chiuso al 31-12-2017 l’esito della gestione caratteristica vede un utile operativo di 480mila euro, superiore a quanto registrato nel 2016 (385 mila euro). Nel periodo 2012-2017 il risultato cumulato è positivo per circa 3,1 milioni di euro. Il valore della produzione (107,6 milioni di euro) cresce del 2,1%. I passeggeri trasportati complessivamente nelle tre province servite (Modena, Reggio Emilia, Piacenza) sono stati 59,9 milioni, in aumento del 3,6% rispetto al 2016. In sensibile aumento (+4%) anche i proventi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti, attestati a 29,6 milioni di euro. Gli investimenti realizzati nel corso del 2017 ammontano complessivamente a 15,6 milioni di euro – di cui 11,2 milioni in autofinanziamento – in massima parte impiegati per l’acquisto di mezzi (67 autobus di categoria Euro 5 ed Euro 6), nonché per migliorare la dotazione tecnologica a supporto del servizio erogato. Tra i tanti interventi effettuati in questa direzione si segnala l’assegnazione di body cam al personale di verifica: Seta è la prima azienda di trasporto pubblico in Italia a compiere tale passo, che ha notevolmente aumentato l’efficacia del servizio di controlleria e contribuito a prevenire il fenomeno della dichiarazione di false generalità.
“Il risultato economico ed operativo positivo ottenuto anche nel 2017 consente all’azienda di compiere un ulteriore passo verso il pieno riequilibrio economico-finanziario, condizione imprescindibile per affrontare nelle condizioni più favorevoli possibili le impegnative sfide future, in primo luogo le gare di bacino per l’affidamento del servizio” ha dichiarato Vanni Bulgarelli, Presidente di Seta. “Con la chiusura e l’approvazione del consuntivo dell’esercizio 2017 si conclude il mandato triennale dell’attuale Consiglio di Amministrazione – ha quindi ricordato Bulgarelli – che desidero ringraziare per l’intenso e proficuo lavoro svolto. Seppure in un lasso temporale limitato, sono state avviate e in buona parte concluse le azioni conseguenti agli indirizzi approvati dall’Assemblea dei soci e articolate nel Piano Industriale 2016-2018. Desidero altresì ringraziare i soci per il supporto e la fiducia dimostrataci in questi anni, così come tutti i dipendenti e i collaboratori dell’azienda, che rappresenta una risorsa ed un’opportunità per i territori serviti, sul piano della qualità dell’offerta, della solidità patrimoniale e dell’affidabilità del servizio. I risultati ottenuti da un articolato sistema aziendale quale è Seta, espressi da fatti e indicatori numerici oggettivi, sono decisamente positivi e su questi dati dovrebbe fondarsi ogni analisi e ogni rilievo critico. Nel complesso, lasciamo un’azienda più forte di quanto l’abbiamo trovata. Seta è oggi in grado di rispondere al meglio all’incremento della domanda che viene dai cittadini, a fronte di una disponibilità di risorse sempre più incerta, ma è opportuno anche intervenire a livello di sistema – locale, regionale e nazionale – per poter incidere concretamente sulla qualità del servizio erogato e sulla competitività delle aziende”.
Il bilancio 2017 è stato approvato con la sola astensione del Comune di Vignola, mentre il Consorzio ACT ha scelto di non partecipare al voto. L’assemblea è quindi proseguita per la parte straordinaria, approvando all’unanimità l’aumento gratuito di capitale sociale per circa 1 milione di euro, grazie allo smobilizzo di fondi rischi non più indispensabili. Il nuovo capitale sociale di Seta ammonta ora a 15.496.795,64 di euro, livello ben superiore rispetto a quello disponibile all’atto della costituzione dell’azienda.
I NUMERI DEL 2017
Nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza i passeggeri trasportati – misurati secondo il metodo di coefficienti regionali – sono stati 59.926.714 (+3,6%), livello più alto dalla nascita dell’azienda. Il servizio prodotto (km percorsi) è stato pari a 29.539.618 vetture/km, di poco inferiore (-0,95%) al 2016. Il valore della produzione è stato di 107,6 milioni di euro (+2,1%). In considerevole aumento il numero degli abbonati annuali e mensili (248.563 tessere vendute, +7%), frutto della manovra tariffaria che nel corso del 2017 è entrata a regime in tutti e tre i bacini provinciali serviti ed ha prodotto una maggiore fidelizzazione dell’utenza. Anche nel 2017, come già nel 2016, le sanzioni ai viaggiatori sono calate, attestandosi ad 86.712 (-18,1% rispetto al 2016), pur in costanza di analogo livello di controlli effettuati. Minore numero di sanzioni, maggior numero di utenti paganti, quindi, a conferma della correttezza della linea adottata dall’azienda. L’incasso da sanzioni, inoltre, è migliorato (+9%) grazie all’evoluzione tecnologica (tablet e body cam in dotazione stabile ai verificatori) ed alla più puntuale attività di notifica e riscossione. Il personale ammonta a 1.054 dipendenti (930 tra autisti e addetti alla manutenzione). Il costo del personale (45,6 milioni di euro) resta la voce più significativa del bilancio e si presenta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Nel 2017 è proseguita la riduzione delle ore di lavoro straordinario, che scendono dell’8,2% confermando il trend già avviato nel 2016 (-6,2%). Positivo anche il dato sui giorni di assenza per infortuni, che calano complessivamente del 19% sull’anno precedente, che già aveva visto una riduzione del 21% sul 2015. Il calo è comune a tutti i bacini: -11% a Modena, -23% a Reggio Emilia, -44% a Piacenza dove nel 2016 si erano ridotte del 49% sul 2015, confermando l’impegno formativo e l’attenzione prioritaria alla sicurezza del personale. Tale dato ha prodotto nel 2017 un rimborso dei premi versati all’INAIL, proprio a fronte di un minore tasso di infortuni. Il parco mezzi è composto da 899 autobus. L’età media della flotta Seta è superiore ai 12 anni, in linea con la media regionale e leggermente migliore di quella nazionale. Le indagini di Customer Satisfaction effettuate dalle Agenzie per la mobilità di Modena e Reggio Emilia confermano il giudizio positivo degli utenti, con un leggero incremento della qualità percepita che passa dal 7,2 al 7,3 per Modena e dal 7,1 al 7,2 a Reggio Emilia (oltre un punto in più della media nazionale).