Anche la Cgil piacentina allo sciopero di Modena: “Problemi comuni a entrambe le città”

Lo sciopero generale della Cgil di Modena è in corso oggi, giovedì 10 maggio, con il supporto della Camera del Lavoro di Piacenza. Lo stop di otto ore (o per l’intero turno di lavoro) ed esteso ai lavoratori di tutti i settori, pubblico e privato, punta “a dare continuità alla mobilitazione Cgil del 2 dicembre scorso e rivendicare diversi temi: riforma delle pensioni, ammortizzatori sociali, contrasto alla precarietà, rivendicazione del lavoro per i giovani, lotta a illegalità e appalti irregolari, contrasto alle crisi e chiusure di aziende”. Un corteo passato di fronte, non a caso, alla sede di Confindustria.

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“Si vuole richiamare l’associazione d’impresa a responsabilità sulla tutela del patrimonio industriale e la salvaguardia dell’occupazione, a fronte di chiusure di stabilimenti da parte di multinazionali e non solo, sfruttamento e appalti con più ombre che luci” spiegano gli organizzatori. “Fra i temi dello sciopero troviamo anche il contrasto alla riforma Fornero delle pensioni e la rivendicazione del lavoro per i giovani, a fronte di scelte in legge di stabilità inadeguate a imprimere un cambiamento alle politiche industriali e al rilancio del mercato del lavoro” spiega Ginaluca Zilocchi, segretario Cgil di Piacenza presente alla protesta di Modena. Rivedere gli ammortizzatori sociali “perché, a fronte di chiusure opportunistiche di multinazionali o di crisi aziendali, sono insufficienti a gestire le ricadute occupazionali, anche a causa degli ultimi tagli del governo”.