Consegnata al Sindaco di Piacenza Barbieri la petizione di Legambiente Circolo Di Piacenza “Aria nefasta” per porre maggiore attenzione al tema della qualità dell’aria. La raccolta firme è stata accompagnata dal dossier “MalAria a Piacenza” che sottolinea le criticità del nostro territorio dove nel 2017 le pm10 hanno registrato 83 superamenti dei limiti in via Giordani e 90 a Gerbido. Un ampio sforamento rispetto alle indicazioni dell’Unione Europea che per le polveri sottili ha fissato il tetto a 35 giorni di superamento in un anno.
I dati sono stati presentati mercoledì 4 aprile durante la serata all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano intitolata “Che aria tira a Piacenza?” La situazione legata allo smog è critica soprattutto per anziani, bambini e chi soffre di patologie respiratorie. Nel dossier di Legambiente emerge una situazione critica registrata soprattutto dalla centralina posizionata alla scuola elementare Giordani.
In quest’area, quella che misura il traffico e la viabilità, durante l’inverno 2017 – spiega Marco Natali di Legambiente – sono stati ben 16 i giorni con picchi altissimi di Pm 10 giunti anche a 127 microgrammi per metro cubo, quando il limite da non superare è fissato a 50. E’ una situazione che deriva da attività umane e quindi si può cambiare”.
Durante la serata Legambiente ha sottolineato che Piacenza è situata in uno dei luoghi più inquinati del mondo, con continui sforamenti dei limiti per ozono e polveri sottili. La città è congestionata dal traffico e vicino al centro storico sono situati un inceneritore, un cementificio, una centrale termoelettrica, un’autostrada e un polo logistico fra più estesi e trafficati d’Italia. Considerando questi fattori il circolo di Piacenza ha chiesto quali provvedimenti si possano prendere per modificare la situazione e rendere la città più salubre e più vivibile.