“I dati del Consiglio nazionale del Notariato sull’andamento del mercato immobiliare sono allarmanti. Nel 2017 – in un solo anno, quindi – il valore medio relativo alle compravendite dei fabbricati è diminuito di quasi il 15 per cento (14,9), essendo passato da 148.000 a 126.000 euro. Se il confronto venisse fatto con gli anni precedenti, poi, le percentuali sarebbero da capogiro. Si tratta dell’ennesima conferma della condizione di estrema crisi nella quale si trova il settore immobiliare italiano, che Confedilizia denuncia da tempo. Il risparmio delle famiglie e delle imprese italiane si sta erodendo giorno dopo giorno, ma in troppi continuano a salutare positivamente il parziale recupero nel numero di compravendite, senza far notare che si tratta nelle stragrande maggioranza dei casi di vere e proprie svendite. L’Italia dell’immobiliare si distingue – come risulta dai dati Eurostat – rispetto a tutti gli altri Paesi europei, per una ragione molto semplice: da noi sono state attuate poltiche fiscali folli che hanno letteralmente annientato un intero settore e tutta l’economia che gli gira attorno. È ora di prenderne coscienza e di varare misure di segno opposto“.
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