Ale e Franz al Municipale con lo spettacolo “Nel nostro piccolo” il 12 e 13 novembre

«Un viaggio alla ricerca del nostro punto di partenza, quello che ha mosso la nostra voglia e ricerca di comicità». Questo è per Ale e Franz lo spettacolo “Nel nostro piccolo” che li vedrà protagonisti al Teatro Municipale di Piacenza lunedì 12 e martedì 13 novembre alle ore 21. L’appuntamento, molto atteso anche perché è la prima volta che i due artisti vanno in scena al Municipale e per il quale si prevede quindi il tutto esaurito, è inserito nella Stagione di Prosa “Tre per Te” 2018/2019 proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.

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Gaber e Jannacci sono i punti fermi di questo percorso e a loro cosi come “all’aria di Milano” si sono ispirati Ale e Franz per questo spettacolo che parla di emozioni vere e racconta anche i fallimenti e i sentimenti profondi, come l’amore.

Nel nostro piccolo, scritto da Francesco Villa (Franz), Alessandro Besentini (Ale), Alberto Ferrari (che firma anche la regia) e Antonio De Santis, è dunque «il racconto di un mondo visto dalla parte di chi ha il coraggio, con le proprie idee, di vedere dentro la vita di ognuno». In scena con Ale e Franz i musicisti Luigi Schiavone (chitarra elettrica/acustica), Fabrizio Palermo (basso e voce), Francesco Luppi (tastiere e voce), Marco Orsi (batteria).

Ale e Franz ci vogliono raccontare «le piccolezze, le sconfitte, le paure che ci accompagnano; il coraggio di vivere storie non sempre vincenti; la forza di trasmettere emozioni vere: i fallimenti di una vita, la delusione degli ideali, la conoscenza profonda di sentimenti penetranti, come l’amore». Ma sempre ridendo. Perché, per usare ancora le parole dei due artisti, «ridendo riusciamo a scoprire i nostri difetti. La risata è il nostro veicolo fondamentale per riuscire a parlare di noi senza prenderci troppo sul serio».

«Nel costruire le tappe di questo percorsoproseguono Ale e Franzci siamo imbattuti nei nostri punti fermi, che ci hanno, grazie al cielo, condizionato: Giorgio Gaber ed Enzo Jannacci. Loro sono stati la scintilla che ci ha permesso di vedere l’uomo come il centro di tutto. Conoscere il suo mondo. Vederlo mentre ci gira intorno. Un mondo, sofferto e gioioso, colorato e grigio, assolato e buio. Ma sempre, e comunque un mondo vero, reale. Senza timori, senza remore. Ci hanno mostrato che chi si muove e vive accanto al nostro fianco, chi cammina nelle strade, chi respira la nostra stessa aria, sono uomini, persone, uguali a noi. Perché un amore andato male è una storia che abbiamo sentito mille volte, e mille volte ancora sentiremo, perché le emozioni non finiscono mai. Tutto questo porteremo con noi, sul palco, quei pensieri, quelle parole, quelle note, in cui c’è anche il punto di partenza, la nostra piccola storia. Il nostro piccolo. E vi racconteremo la fortuna di aver potuto respirare la stessa aria che Gaber e Jannacci respiravano. L’aria di Milano. Di quegli anni. Ma ridendo sempre!!! Nel nostro piccolo».