Alcol e droga alla guida, in una settimana oltre 40 denunce dei carabinieri: “Fenomeno preoccupante”

Non riesce a soffiare nell'alcoltest

La piaga della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti non si placa. Nei giorni scorsi i carabinieri delle varie compagnie della provincia di Piacenza hanno effettuato serrati controlli notturni e serali lungo le strade del territorio e i numeri sono davvero da capogiro: in sette giorni sono state 40 le persone denunciate e che si sono viste ritirare la patente. E nella maggior parte dei casi si tratta di giovanissimi: oltre la metà dei conducenti finiti nei guai è di età compresa tra i 19 e i 32 anni. In particolare spicca il caso di due ragazze di 21 anni e 19 anni che si sono scontrate l’una contro l’altra con le rispettive auto: la prima è stata trovata con un tasso di alcol nel sangue pari a 2,16 grammi per litro di sangue, la seconda con un livello di 1,10. Un altro giovane, questa volta un ragazzo di 23 anni, è stato sorpreso con un 1 grammo di alcol per litro di sangue.

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“Noi non organizziamo i controlli lungo le strade per il piacere di ritirare patenti e scrivere multe – sbotta il comandante provinciale Corrado Scattaretico – non è così. La nostra si chiama prevenzione. Chi guida non deve bere e chi ha bevuto non deve guidare. Se questo concetto non passa, e purtroppo troppo spesso non passa, allora è necessario prevenire: chi si mette al volante dopo aver bevuto deve sapere che potrebbe incontrare una pattuglia dei carabinieri e in quel caso i rischi sono enormi. Noi vogliamo rappresentare un deterrente, troppi morti a causa dell’alcol, troppi incidenti per queste leggerezze”.

E a tal proposito i carabinieri si apprestano a trascorrere una pasqua al lavoro: “Non solo per prevenire la guida in stato di ebbrezza – commenta Scattaretico – ma anche perché quando i cittadini vanno in vacanza si scatenano i ladri e quindi noi dobbiamo alzare il livello di attenzione. In questi giorni aumenteremo la nostra presenza sul territorio: l’obiettivo di quest’anno è assicurare alla giustizia chi entra nelle abitazioni altrui per rubare. I furti sono già calati, noi vogliamo acciuffare chi li commette”.