Nell’ambito della rassegna Musiche Nuove a Piacenza, in collaborazione con l’Associazione Novecento, martedì 23 ottobre (ore 21) al Conservatorio Nicolini ci sarà il concerto del grande trombettista Markus Stockhausen. Un appuntamento legato alla masterclass che lo stesso Stockhausen terrà presso il Conservatorio; a organizzare l’evento, in collaborazione con la rassegna Musiche Nuove a Piacenza, la docente Alessandra Garosi, pianista, compositrice e concertista di fama internazionale, da poco tempo docente al “Nicolini” e che già aveva lavorato con Markus Stockhausen in passato.
Il concerto si dividerà in due momenti: il primo dove Stockhausen si esibirà in duo con la clarinettista Tara Bouman assieme alla quale porta in tour da anni il progetto “Moving Sounds” e una seconda parte con allievi del Conservatorio Nicolini e che è il frutto della masterclass che Stockhausen ama chiamare “Intuitive Music Orchestra”.
Figlio del compositore Karlheinz, uno dei geni della musica dello scorso secolo, Markus nella sua carriera ha sempre cercato di fondere in sincretica armonia diversi generi musicali come il jazz da camera e la classica, eccellendo in entrambi i campi. In particolar modo, nella ricerca tutt’ora in corso con la Bouman ampio spazio è lasciato alla musica spontanea, da sempre centrale nella produzione del trombettista tedesco, come forma effimera di composizione intuitiva, nell’armonico interplay che la sensibilità degli strumentisti sa trovare. Oltre a questo vi trovano spazio rappresentazioni di composizioni di entrambi i musicisti. Ancora, nell’equilibrio tra scritto e improvvisato un’ulteriore frontiera abbattuta dal duo che recentemente ha pubblicato un album “Ritual”, che ha riscosso critiche entusiastiche da parte di tutta la stampa specializzata.
Venerdì 26 ottobre alle ore 18.30 l’appuntamento è invece con Hans-Jörg Schellenberger, oboista tedesco di fama internazionale: un concerto che il Conservatorio Nicolini offre alla città di Piacenza nell’ambito della masterclass di musica da camera che Schellenberger terrà nei giorni precedenti, a cura del docente Guido Campana con la collaborazione di Luciano Cavalli (viola) e Marco Decimo (violoncello). Sul palco salirà anche l’“Ensembie Nuages” del Conservatorio Nicolini; in programma, la Serenata “Gran Partita” K361 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Serenata n. 2 op. 16 di Johannes Brahms. La prima, di datazione incerta, è la più ampia e complessa all’interno della produzione mozartiana nel genere: prevede tredici strumenti (dodici a fiato e il contrabbasso) e, in tempi relativamente recenti, è divenuta parte dell’immaginario collettivo grazie al film “Amadeus” di Milos Forman (1984), nelle parole pronunciate da Antonio Salieri, che così la descrive: «Sulla pagina sembrava… niente! Un inizio semplice, quasi comico: appena un palpito, con fagotti, corni di bassetto, come lo schiudersi di un vecchio cofano. Dopo di che, a un tratto, ecco emergere… un oboe! Una sola nota sospesa immobile, finché un clarinetto ne prende il posto, addolcendola con una frase di una tale delizia! Quella non era la composizione di una scimmia ammaestrata. No, era una musica che non avevo mai udito, espressione di tali desideri, di tali irrefrenabili desideri. Mi sembrava di ascoltare la voce di Dio». La Serenata op. 16, definita «la sorella più giovane e più tenera» dell’op. 11 dal critico Eduard Hanslick, fu scritta tra il 1858 e il 1859; lo stesso Brahms ebbe sempre una predilezione per questa Serenata, di cui scrisse in una lettera: «è un pezzo delizioso. Raramente ho scritto musica con tanto piacere». L’organico prevede, accanto a flauti, oboi, clarinetti, fagotti e corni, archi senza i violini.
Markus Stockhausen
Trombettista e compositore, nasce nel ’57 a Colonia e all’età di 6 anni inizia già ad occuparsi di musica, dedicandosi allo studio del pianoforte e della tromba. Ben presto vince premi e concorsi, come il Deutscher Musikwettbewerb, che gli hanno procurato molti inviti in Germania e all’estero come solista di musica classica e contemporanea. Diversi brani per tromba sono stati scritti appositamente per lui dal padre, il compositore Karlheinz Stockhausen con cui ha collaborato per 25 anni. Alcuni di questi sono: “Sirius” (1975-1976), “Aries” (1977), “Donnerstag aus Licht” (1978-1981), “In Freundschaft” (1998). Si é esibito nei più prestigiosi palcoscenici: dalla Scala di Milano alla Royal Opera House di Londra. I suoi principali interessi come trombettista sono la musica intuitiva, l’ improvvisazione e la musica contemporanea. Markus suona in tutto il mondo, brani che lui compone per solista, per orchestra d’archi, per orchestra sinfonica ed anche con diversi ensemble di jazz. Oltre alla sua attività di solista, ha scritto numerose partiture insieme al fratello Simon Stockhausen per varie orchestre, film e teatro. Ha anche realizzato una incursione come attore nel mondo del cinema nel film “Berlin-Jerusalem” (1989) de Amos Gitai, nel quale ha anche scritto la colonna sonora.
Ha realizzato importanti progetti per la Philarmonia di Colonia, come due spettacoli all’ aperto con un pubblico rispettivamente di 70.000 e 100.000 persone per celebrare il quinto e il decimo anniversario di questa istituzione. Markus ha inciso più di 50 CD con numerose etichette (ECM, EMI, AKTIVRAUM, CMP, ACT, ENJA, Stockhausen-Verlag) e di diversi stili che testimoniano la sua poliedrica attività. Nel 2005 ha vinto il premio WDR jazz prize. Attualmente partecipa a diversi progetti: Moving Sounds in duo con la clarinettista Tara Bouman (sua moglie), in duo con il chitarrista Ferenc Snétberger, in trio Lichtblick con il pianista Angelo Comisso, in quartetto Electric Treasures e in quintetto Sopra le Nuvole, un organico che meglio esprime la sua particolare concezione di musica “intuitiva”. Il suo progetto più recente, Eternal Voyage, unisce musicisti di diversi paesi come il flautista indiano Dinesh Mishra, il cantante libanese Rabih Lahoud e il percussionista greco Dimitrios Dorian Kokiousis, accompagnati dar altri musicisti che si uniscono al gruppo in occasioni speciali. Markus è stato docente al Conservatorio di Colonia e tiene regolarmente corsi per trombettisti, workshop d’improvvisazione e musica intuitiva ed anche altri corsi aperti a tutti (musicisti e non musicisti) di canto e silenzio e di yoga e meditazione.
Hans-Jörg Schellenberger
Hans-Jörg Schellenberger è cresciuto a Saal an der Donau, vicino a Ratisbona, dove ha conseguito il suo bakkalaureus (equivalente all’esame di maturità) nel 1967. A soli sei anni d’età suonava già il flauto dolce; a tredici iniziò a prendere lezioni di oboe. Nel 1965, vinse il concorso della Jugend musiziert. Dal 1967 si concentrò sullo studio dell’oboe e della direzione d’orchestra alla Musikhochschule di Monaco, così come della matematica e dell’informatica all’Università
Tecnica di Monaco. È fondatore dell’ensemble Musik unserer Zeit (musica del nostro tempo), che gli ha permesso di familiarizzare con la musica contemporanea.
Nel 1971, un anno dopo aver concluso gli studi, entrò nell’Orchestra sinfonica della Radio di Colonia come oboe solista sostituto; dal 1975 ha occupato tale posizione come titolare. Ha suonato regolarmente con l’Orchestra Filarmonica di Berlino durante il 1977 sotto la direzione di Herbert von Karajan. Non più di tre anni dopo, nel 1980, è stato nominato oboe solista della prestigiosa orchestra berlinese. Per lunghi anni si è occupato anche di direzione d’orchestra, ed è stato
membro dei Blaser der Berliner Philharmoniker, dell’Ensemble Wien-Berlin nonché fondatore e leader dell’insieme Haydn di Berlino. Si è esibito in duo con il pianista Rudolf Koenen, il flautista Wolfgang Schulz e con l’arpista Margit-Anna Süß. Solista molto apprezzato, ha suonato con parecchie orchestre sotto la guida di direttori famosi, come Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Riccardo Muti. Al Teatro alla Scala di Milano nel 1989 suona in concerto con I Solisti Filarmonici di Berlino e nel 1999 con l’Ensamble Wien Berlin. Ha insegnato in Italia, tenendo lezioni di perfezionamento (Master Class) prima alla “Scuola di Musica di Fiesole” (1986) e poi all’Accademia Chigiana di Siena (1989). Dal 2001 è professore alla Escuela Superior de Mica Reina Sofia. Ha registrato con Denon, DGG, Orfeo, Sony Classical e altre etichette. A metà degli anni 90 ha fondato il proprio marchio: Campanella-Musica. Da quando ha lasciato la Filarmonica di Berlino, nel 2001, Schellenberger si dedica alla direzione d’orchestra riscuotendo regolarmente grande successo.