“Si smetta di aggredire la zootecnia. È una ricchezza fondamentale per l’Italia, che va tutelata». A dirlo è Giampaolo Maloberti, presidente del consorzio “La Carne Che Piace”, che denuncia «troppi attacchi strumentali, con soli fini politici ed elettorali, nei confronti del settore agroalimentare”.
“Come dimostrano i dati, il nostro Paese è primo per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg assegnati dall’Unione europea. Eurispes rileva che il comparto, nel 2014, è valso 246 miliardi, il 15% del PIL nazionale. Tra i prodotti che hanno maggiormente contribuito nel 2015 alla performance di export dell’agroalimentare italiano, la carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne rappresentano una quota del 10,2%. Secondo le elaborazioni di Assocamerestero sui dati Istat, nei primi due mesi del 2016, l’export dell’agroalimentare ha segnato un aumento del 3,3% su base annua, rivestendo un ruolo di primo piano nel panorama economico e produttivo italiano”, spiega Maloberti.
“Pertanto, invece di cercare a tutti i costi “ombre” nelle realtà zootecniche e agricole, che certamente devono sottostare alle norme, ma senza essere prese di mira, le istituzioni cerchino di favorire e incoraggiare questa industria. Di “presunti illeciti” e attività non conformi alle regole, se ne deve occupare la Procura, non i rappresentanti politici. Altrimenti, rischia di tramutarsi in una partita contro gli interessi del comparto zootecnico, che già soffre a causa delle decisioni europee e delle campagne mediatiche contro gli allevatori. Non si sollevino polveroni inutili, ma si dia urgentemente soluzione ai problemi”, conclude.