Gli agenti di polizia gli chiedono i documenti, lui li aggredisce. Protagonista un uomo di origini nigeriane, i fatti sono accaduti ieri sera, lunedì 10 luglio. Una pattuglia ha notato lo straniero insieme a tre amici intenti a importunare un passante: i poliziotti, a quel punto, hanno deciso di controllare gli individui in questione. Alla richiesta di fornire i documenti il nigeriano si è scagliato contro le forze dell’ordine. Alla fine è stato bloccato e arrestato, per due agenti si sono rese necessarie le cure del pronto soccorso a causa di lesioni giudicate guaribili in 7 e 30 giorni. Sul fatto interviene Sandro Chaiaravalloti dei sindacato di polizia SIAP.
“A fronte di scelte scellerate e spettacolari, e alle inerzie politiche che ancora oggi, nessuno escluso, non affrontano seriamente i cambiamenti che il nostro Paese sta vivendo, a pagare sono sempre gli uomini e donne delle forze di Polizia. I due interventi delle volanti piacentine, uno dei quali in collaborazione con i carabinieri, che hanno causato anche il ferimento di due agenti con prognosi di 7 e 30 giorni, ai quali noi del Siap porgiamo solidarietà anche alle loro famiglie sempre più spesso in ansia e che a volte non sentono la vicinanza delle istituzioni impegnate più nello spot che non nella concretezza, insieme ad altri numerosi interventi registrati nel tempo, dimostrano chiaramente quanto il nostro territorio è sempre più occupato da malviventi che non hanno più rispetto di nulla , che non hanno nessun senso civico e nessuna educazione nel rispetto degli altri e di loro stessi. In sostanza, grazie ai loro usi e costumi che spesso sono distanti dalla legalità civile, e grazie alle misure punitive italiane che fanno ridere i polli, il nostro Paese sarà sempre più meno sicuro e, se non ci sarà una inversione di rotta seria che metta in condizioni i poliziotti di poter adempiere il proprio lavoro in sicurezza e con efficacia , le cose inevitabilmente non potranno che peggiorare e, proprio per questo, il Siap, continuerà ad intervenire sul tema sicurezza , che piaccia o no, al fine di poter , ahimè, cercare di migliorare la vita lavorativa dei nostri colleghi che, ancora oggi, conoscendo perfettamente le condizioni in cui operano, ringrazio a nome di tutta l’organizzazione sindacale che rappresento con la preghiera di estendere il nostro saluto alle proprie famiglie”.