Adolescenza e disturbi del comportamento, Ausl e Cattolica insieme per formare nuovi docenti

Nell’ambito delle attività volte a prevenire i disturbi comportamentali degli adolescenti, l’Ufficio Scolastico Regionale, in collaborazione con la sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e il Servizio di Neuropsichiatria infantile dell’Ausl di Piacenza hanno promosso un corso di formazione rivolto agli insegnanti degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado della provincia di Piacenza. In particolare, il percorso – che verte su tre incontri – è rivolto a docenti impegnati in progetti di prevenzione del disagio scolastico. Il corso si pone l’obiettivo di diffondere la conoscenza del fenomeno legato ai disturbi psichiatrici che possono avere sintomi ed esordio nell’età adolescenziale.

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Si comincia giovedì 15 marzo, alle ore 15, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con un seminario in plenaria sul tema de I disturbi del comportamento negli adolescenti e le strategie per affrontarli in ambito scolastico. Interviene Giuliano Limonta, direttore del dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Piacenza. Sono poi previsti un secondo e un terzo incontro suddivisi nei tre distretti. A Piacenza si svolgeranno nell’aula magna della scuola Calvino a cura della psicologa Carmen Molinari.

A Ponente si svolgeranno nell’aula magna della scuola media di Castel San Giovanni, in via Nazario Sauro, a cura della psicologa Alessandra Zioni.

A Levante gli incontri sono in calendario nell’aula magna della scuola media, in via San Bernardo 10, con lo psicologo Luca Brambatti in collaborazione con gli operatori di sportello d’ascolto.

Infine, è previsto anche un ciclo per gli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado, che si svolgerà all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, a cura degli psichiatri Silvio Anelli e Emanuela Ghinaglia.

“Si tratta di un’iniziativa importante, frutto di una collaborazione tra istituzioni – evidenzia il professore Pierpaolo Triani, Facoltà di Scienze della Formazione – che si è consolidata nel tempo, finalizzata ad accrescere le competenze dei docenti per potere affrontare in classe situazioni molto difficili. Il docente non è un terapeuta, il senso del percorso formativo è proprio quello di aiutare gli insegnanti a delineare quanto sia invece importante il loro ruolo educativo per prevenire e contenere alcune criticità che i ragazzi vivono”. “Non tutti i problemi di comportamento – aggiungo gli operatori Ausl – assumono la connotazione di un vero e proprio disturbo. Una riflessione congiunta su come gli adolescenti li manifestano attraverso i diversi repertori ( cognitivo, emotivo, verbale, fisico) può favorire una maggior capacità di lettura, gestione e condivisione da parte di tutte le diverse agenzie sociali coinvolte”