E’ morto nella notte Giacomo Vaciago, celebre economista e sindaco di Piacenza. Nato il 13 maggio del 1942, è deceduto questa notte, venerdì 24 marzo, dopo aver lottato contro una lunga malattia.
Dal 1987 al 1989, Vaciago è stato consigliere economico del Ministro del tesoro, dal 1992 al 1993 consigliere del Presidente del Consiglio, dal gennaio 2003 al marzo 2005 consigliere scientifico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra il 1994 e il 1998 ha invece ricoperto, come detto, la carica di sindaco di Piacenza.
Nel 2014 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, aveva conferito a Vaciago l’incarico di esperto nell’ambito degli “uffici di diretta collaborazione”.
Economista di fama internazionale ricoprì una lunga e onorata carriera in ambito universitario. Tra il 1970 e il 1989 divenne professore ordinario di Economia Politica presso l’Università di Ancona. In seguito fu nominato ordinario di politica economica e direttore dell’istituto di Economia e Finanza all’Università Cattolica di Milano.
A coronamento della sua attività anche una collaborazione come editorialista per il noto quotidiano Il Sole 24 Ore.
I funerali si terranno lunedì 27 marzo alle 9,30 nel Duomo di Piacenza.
Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa del professor Giacomo Vaciago, anche a nome dell’Amministrazione comunale, il sindaco Paolo Dosi: “Sono profondamente addolorato. Si tratta di una grave perdita non solo per la nostra città, ma per il mondo accademico e culturale italiano. La sua vivacità intellettuale, la sua straordinaria capacità di capire e interpretare lo stato di salute dell’economia, il ruolo di docente e di consulente economico ad altissimo livello hanno contribuito a far sì che la stima nei confronti di Giacomo Vaciago fosse notevole e riconosciuta sia nelle sedi istituzionali che in quelle accademiche”.
“E’ stato un ottimo sindaco, il primo eletto direttamente dai cittadini, dopo le vicende di Tangentopoli. In quel 1994 – prosegue Dosi – Piacenza fu, grazie a lui, un laboratorio politico capace di far germogliare l’Ulivo, che avrebbe poi trovato consistenza e fertilità con Romano Prodi. Quegli anni di fervore per l’intera comunità locale fecero di Giacomo Vaciago un sindaco stimato dai suoi concittadini in tutto il Paese, perché la sua popolarità era autentica. Legato ai valori della famiglia e della fede cattolica, adorava i giovani ed era affezionatissimo ai nipoti. Oggi ci restano i suoi scritti, i suoi studi, il ricordo della sua intelligenza viva, della sua bella curiosità e apertura verso il mondo. Alla moglie, ai figli e ai familiari tutti le condoglianze più sincere”.
“Ho appreso con sgomento la notizia della scomparsa di Giacomo Vaciago, economista di fama internazionale, docente e uomo politico attento alle esigenze del suo territorio. Anche a nome di tutta l’Amministrazione e del Consiglio Provinciale, esprimo il mio cordoglio. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita per tutta la nostra comunità ma anche per il Paese, che oggi ha perso un uomo di grande spessore e un grande innovatore”.
Così il presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri ricorda Giacomo Vaciago, protagonista della scena economica e politica ed esprime le sue condoglianze alla moglie, ai figli e ai familiari.
“Giacomo Vaciago non è stato solo un grande sindaco della mia città, Piacenza, ma un economista di fama internazionale al servizio del suo Paese. Le sue analisi di docente universitario e divulgatore hanno stimolato con efficacia il dibattito pubblico, offrendo un contributo importante all’Italia negli ultimi decenni. Per questo Vaciago ha ricoperto il ruolo di consigliere della Presidenza del Consiglio e altri incarichi di supporto al Governo”. Sono le parole del Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli.
“In questi giorni in cui ricorre l’anniversario dei Trattati europei di Roma – fa notare – il nostro pensiero non può che andare alla costante riflessione di Vaciago sulla necessità di rilanciare il processo di integrazione fra le nazioni del nostro continente. Quello di Vaciago è stato un europeismo allo stesso tempo pragmatico e attento ai valori fondanti del percorso di unità intrapreso 60 anni fa: per questo le sue idee saranno una guida fondamentale per le sfide che ci attendono”.
“Con Giacomo Vaciago scompare una persona che aveva fatto del rigore professionale, della passione politica e della ricerca nel settore economico-finanziario gli assi principali di una carriera che si è snodata principalmente tra l’ambito accademico e quello politico-amministrativo con qualità apprezzate da tutti”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’ambiente, Paola Gazzolo, appresa la notizia della scomparsa del noto economista Giacomo Vaciago.
“Scompare con Giacomo Vaciago una delle voci più libere e competenti del dibattito italiano ed europeo. Uomo di grande dirittura morale, e’ stato maestro di economia per generazioni di giovani studiosi. Uomo appassionato del proprio Paese e della propria terra, ha donato il proprio sapere alla sua città, operando con intelligenza come Sindaco”. Sono queste le parole con cui Patrizio Bianchi, assessore regionale alla scuola e università, ricorda il professor Giacomo Vaciago, scomparso oggi. “L’intera comunità scientifica ed educativa della Regione- conclude Bianchi- si stringe alla famiglia, all’Universita’ Cattolica ed alla Città di Piacenza per la scomparsa di Giacomo”
“Per l’Emilia-Romagna la figura di Vaciago- aggiungono Bonaccini e Gazzolo- rimane legata in particolare all’esperienza di sindaco di Piacenza, quando, dopo gli anni di Tangentopoli, mise in campo soluzioni innovative, con la solidità di visioni progettuali di lungo periodo, abbinando all’azione amministrativa uno sguardo politico di stampo riformista che, di lì a poco, avrebbe contribuito a dare il via alla stagione dell’Ulivo. Alla famiglia di Giacomo Vaciago le nostre condoglianze, anche a nome della giunta regionale”
“Abbiamo appreso con profondo dispiacere la notizia della scomparsa del prof. Giacomo Vaciago e desideriamo esprimere il nostro più sentito cordoglio ai suoi familiari”. I consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari ricordano con stima l’ex sindaco di Piacenza: “Vaciago era un innovatore che guardava costantemente al futuro. Ha contribuito in modo decisivo alla crescita della nostra comunità. Con la sua preparazione e sete costante di cultura ci ha insegnato che l’attività di un buon amministratore non prescinde mai dallo studio e dalla voglia di conoscere e comprendere a fondo le cose, interpretandole con sguardo acuto. Piacenza – concludono i consiglieri – risentirà di questa perdita, ma teniamo in custodia l’eredità di un bel messaggio e testimonianza di vita come uomo, amministratore ed economista”.
“Con la scomparsa di Giacomo Vaciago tutta la comunità piacentina perde un importante punto di riferimento: la sua profonda conoscenza e capacità di analisi dei fenomeni economico – sociali e la sua abilità divulgativa sono state alla base della esperienza amministrativa che lo vide primo cittadino di Piacenza dal 1994 al 1998 – commenta invece Loris Caragnano del Pd – l’amministrazione Vaciago, fortemente caratterizzata per alta qualità progettuale, ha dato inizio ad un nuovo ciclo di progresso e qualificazione del territorio piacentino i cui effetti positivi perdurano tuttora. Inoltre, in una fase critica e complessa della storia repubblicana quale quella degli anni ’90, il suo impegno civico e amministrativo contribuì a rivitalizzare la democrazia rappresentativa e a rinnovare la sinistra democratica del nostro Paese”.
“Siamo di fronte a una grande perdita per il mondo accademico e culturale italiano. Il professor Giacomo Vaciago rappresenta un autorevole economista con cui confrontarsi sui grandi temi che interrogano la nostra epoca. A lui va il ringraziamento del sindacato per aver amministrato la città di Piacenza in anni difficili. I suoi studi e la sua sete di conoscenza sono imperituri esempi per tutti coloro che vogliono capire l’evoluzione dei mercati, e come questi cambiamenti impattino nella vita delle lavoratrici e dei lavoratori. L’Italia – e Piacenza – perdono un punto di riferimento capace di arricchire il dialogo tra visioni anche lontane, una mancanza che si sentirà ancora di più in queste settimane, mentre si sta discutendo – come non avveniva da anni – dei temi del lavoro e dell’insieme delle leggi che lo regola. Alla famiglia e ai cari vanno le sincere condoglianze della Camera del Lavoro di Piacenza” scrive invece la Cgil.