Bologna – Nuove risorse per lo sviluppo dell’acquacoltura. La Giunta regionale, con la delibera n. 1969/2017 approvata nei giorni scorsi, ha messo a bando per il 2017 oltre 6,8 milioni di euro che danno il via a un corposo pacchetto di interventi nel quadro del Feamp, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca. Gli obiettivi sono valorizzare la qualità delle produzioni e favorire il passaggio a un modello produttivo basato sull’innovazione, il miglioramento dell’efficienza energetica e la sostenibilità sotto il profilo ambientale.
Della dotazione finanziaria complessiva oltre 3,4 milioni di euro – il 50% – sono di provenienza europea, circa 2,4 milioni di euro – il 35% – i fondi statali e la quota restante di oltre un milione di euro – il 15% – a carico del bilancio regionale.
Le risorse sono destinate a sostenere investimenti produttivi sul territorio regionale effettuati da imprese che svolgono attività di acquacoltura in maniera esclusiva o prevalente.
Per beneficiare dei contributi pubblici i progetti devono essere compresi tra un minimo di 25.000 e un massimo di 80.000 euro di spesa ammissibile. L’ aiuto è fissato nel 30% dell’importo dell’investimento, percentuale che arriva al 50% nel caso di aziende che rientrano nella casistica delle Piccole e medie imprese (Pmi). Per la presentazione delle domande c’è tempo fino al 12 febbraio 2018.
“Con un giro d’affari di oltre cento milioni di euro nel 2016, una produzione di oltre 36 mila tonnellate tra vongole, mitili e pesci (orate, branzini, anguille, ecc.) l’acquacoltura- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Simona Caselli– è un comparto molto importante della nostra economia ittica; per questo motivo, vista l’alta richiesta dei consumatori, oltre all’esigenza di salvaguardia degli ecosistemi marini, sarà sempre più importante investire negli allevamenti. Con questo bando mettiamo a disposizione degli imprenditori una consistente dotazione finanziaria per incentivare l’avvio di un massiccio programma di investimenti privati finalizzato a rilanciare la competitività e la redditività delle imprese e a promuovere un’acquacoltura rispettosa dell’ambiente e basata sull’uso efficiente delle risorse”.
Le iniziative in cantiere
Sono molti gli interventi in cantiere. Il bando varato dalla Giunta regionale li raggruppa in tre distinte aree in rapporto agli obiettivi da raggiungere: investimenti per favorire il miglioramento della qualità, la diversificazione della produzione e delle specie allevate, nonché l’ammodernamento degli impianti, anche sotto il profilo delle condizioni di lavoro e della sicurezza degli operatori; interventi per contenere l’impatto negativo sull’ambiente e promuovere l’uso efficiente delle risorse, con particolare riferimento alla riduzione dei quantitativi d’acqua utilizzati; aumento dell’efficienza energetica e sostegno alla conversione delle imprese verso fonti rinnovabili di energia.
Tra le spese ammissibili figurano ad esempio, secondo l’area di intervento, l’acquisto di macchinari ed attrezzature, le opere impiantistiche, edilizie, nonché i lavori per il movimento terra, quelli di sistemazione e miglioramento dei circuiti idraulici, gli investimenti in nuove tecnologie di allevamento off-shore e di sistemi di gestione open-sea. Possono essere finanziati anche la realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile ad uso aziendale, l’acquisto di attrezzature informatiche, compreso il relativo software specialistico, nonché l’adesione a sistemi di certificazione ambientale e di ecogestione (ad esempio Emas).
Come presentare la domanda
La domanda di contributo deve essere compilata utilizzando l’apposita modulistica allegata alla delibera ed inviata tramite raccomandata A/R indirizzata a: Regione Emilia-Romagna, Direzione generale agricoltura, caccia e pesca, Servizio attività faunistico-venatorie e pesca, Viale della Fiera 8, 40127 Bologna. Sulla busta dovrà essere riportato l’indirizzo completo del mittente con la dicitura “Domanda Feamp, Misura 2.48 – Avviso pubblico annualità 2017”.
In alternativa la documentazione può essere inviata dall’indirizzo di posta elettronica certificata del richiedente a quello di posta elettronica certificata territoriorurale@