L’associazione 100×100 in Movimento comunica gli incontri che si terranno con Giuseppe Costanza, autista e uomo di fiducia del dottor Falcone, sopravvissuto alla strage di Capaci del 23 maggio 1992. Iniziative in collaborazione con Comune di Rottofreno, Teatro Trieste34, PKD, Libreria Fahrenheit Piacenza, Caracò Educational, Noi contro le mafie di Reggio Emilia.
Venerdì 20 aprile appuntamento alle ore 9.30 presso l’Istituto Comprensivo Gandhi di Via Ungaretti a San Nicolò di Rottofreno (PC). Costanza donerà il suo libro “Stato di abbandono” per la sezione inaugurata presso la biblioteca comunale.
A dicembre 2017 Costanza era stato ospite a Piacenza, per inaugurare e dedicare a Rita Atria la sezione lotta alle mafie della Biblioteca Comunale di Travo. Aveva incontrato gli studenti di Travo, Rivergaro e Gragnano, e tenuto un incontro pubblico a Piacenza, presso l ‘Auditorium della Fondazione.
Il 23 maggio 1992 un attentato terroristico-mafioso ha ucciso il dr Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani. Quel giorno Giuseppe Costanza era dentro l’auto guidata da Giovanni Falcone ed è miracolosamente sopravvissuto. Con lui sono sopravvissuti gli uomini di scorta dell’ultima delle tre auto del corteo, Angelo Corbo, Paolo Capuzza e Gaspare Cervello. Con Giuseppe Costanza potremo ascoltare il racconto della vita di un uomo, oltre che di un cittadino eccezionale, che dal 1984 subisce una svolta dovuta all’ingresso nella ristretta cerchia degli uomini di fiducia di Giovanni Falcone. Attraverso le sue parole scopriremo aneddoti della vita quotidiana di Giovanni Falcone, ma anche la vera odissea di Costanza, che dopo quel maledetto giorno a Capaci si protrarrà per oltre vent’anni. Ora Giuseppe Costanza si reca nelle scuole di tutta Italia per parlare del suo giudice e degli anni difficili a Palermo.
IL LIBRO
L’esperienza di Costanza è raccolta nel libro “Stato di abbandono”, scritto con Riccardo Tessarini, edito da Minerva. L’opera è narrata in prima persona ed è il frutto di molte interviste a Giuseppe Costanza che si racconta dall’infanzia ai giorni nostri. Una testimonianza preziosa per mantenere viva la memoria storica degli Uomini e delle Donne che hanno Servito il nostro Paese con il sogno di liberarlo dalle mafie, dalla cultura clientelare, dall’illegalità quotidiana che erode il bene comune e trasforma i nostri diritti in favori da chiedere.