Grande successo di pubblico per Piacenza nel Cuore – Sant’Antonino con parole e musiche della nostra terra, la rassegna della canzone dialettale che conclude in Piazza Cavalli i festeggiamenti per il 4 luglio. Marilena Massarini ha realizzato uno spettacolo magico, grazie a tanti interpreti della tradizione, insieme a giovani leve ed a cantanti dialettali con stili alternativi, con brani che spaziavano dalla ballata al blues, dal valzer alla lirica.
Tra l’entusiasmo crescente degli spettatori, inchiodati fino alla fine alle oltre mille sedie, Marilena ha cantato suoi cavalli di battaglia, alternando il dialetto strettissimo a motivi classici della tradizione italiana, per permettere anche a chi il dialetto non lo comprende bene, di seguire la serata con piacere.
Il “Rundan ‘d Piaseinsa” Maristella Zarantonello, Elena e Lucia Carmagnola hanno interpretato canzoni popolari, come O Piasinteina e La Rusina, dimostrando come il dialetto possa essere utilizzato anche dalle giovani generazioni. Dopo di loro hanno entusiasmato la platea le grandi voci liriche del tenore Gianni Zucca e del baritono Valentino Salvini: voci potenti e naturali, nella continuità dei grandi cantanti cui ha dato i natali la nostra città.
Alberto Kalle, maestro di grande esperienza, ha fatto cantare la fisarmonica con straordinari virtuosismi, dedicando insieme a Marino Castelli il tradizionale “Valzer in re minur”.
Spazio al genere intimista con il cantautore Mario Schiavi che con la sua chitarra, in duo col maestro Bruno Morsia, ha cantato due brani di sua composizione Un valzer ca sòna a Piaseinsa e L’ariùsa; a seguire il blues di Mauro Sbuttoni, reduce da nuove incisioni, che ha presentato Al lott e Al Trebbia.
Direttamente da Bruxelles, dove ha vinto il Festival della Canzone Italiana in Belgio 2017 ecco ritornare Claudia Cassinari che ha scritto per Piacenza E’ la mia città. Non sono mancati i due poeti rappresentanti del dialetto tradizionale e del dialetto “dal sass” che si parla oggi: Alfredo Lamberti con due nuove composizioni, specchio di una Piacenza non tanto lontana, ma ormai solo un ricordo vago e Pietro Rebecchi che con un monologo ha fatto commuovere i presenti. E poi tanta musica, altre canzoni in dialetto di Marilena che ha proposto Castell’Arquà, ‘L pesgatt di Carella – Serratore ed il canto Cimitero di Rose dedicato alle nostre montagne e per finire i musicisti dell’Orchestra di Marino Castelli con la cantante Daniela che hanno accompagnato tutti gli interpreti al gran finale con Tal digh in Piasintein.