“Apriremo uno Sportello Salute per stabilire un contatto diretto tra l’Azienda sanitaria e i cittadini, le loro istanze saranno il caricatore delle munizioni del sindaco in sede di conferenza sanitaria”. Intervenuto nel corso dell’incontro pubblico dedicato alla sanità piacentina promosso lunedì sera in Sant’Ilario dal movimento civico Piacenza Viva, il candidato sindaco Andrea Paparo ha subito appoggiato la proposta di un Osservatorio Sanità precedentemente avanzata dalla lista, ampliandone il raggio d’azione.
“Negli ultimi anni l’Ausl è stata percepita come un ente a sé stante, troppo scollegata dal contatto diretto con i medici di base e i cittadini loro pazienti – ha spiegato Paparo – da sindaco, oltre ad istituire lo Sportello Sanità, che funzionerà come canale di raccordo privilegiato, assegnerò ad un dirigente la delega a sanità e salute per stabilire una corrispondenza efficace anche all’interno del Comune”.
Le parole di Paparo sono arrivate al termine di un incontro che ha passato in rassegna luci e ombre del sistema sanitario locale. Maurizio Botti, medico e candidato al consiglio comunale per Piacenza Viva, ha sottolineato ancora una volta la necessità di “tornare ad instaurare una collaborazione proficua e fattiva tra i medici di base e l’amministrazione”. Una richiesta di dialogo invocata anche dai medici di famiglia Umberto Gandi e Michele Argenti, entrambi membri delle sigle sindacali più rappresentative dei medici di base, lo Snami e la Fimmg, e da Mario Sassi, presidente del Comitato utenti Ausl.
Tra i temi più specifici affrontati nel corso del dibattito, anche la proposta di Adriano Visai, candidato con Piacenza Viva e presidente dell’Associazione malati diabetici piacentini, di “istituire una Cittadella del volontariato che fornisca spazi adeguati alle tante realtà che operano nel settore”.
E poi, non sono mancate anche le testimonianze più critiche per il recente trasferimento del reparto ospedaliero di fisiatria dall’ex chirurgia (presso l’Ospedale Guglielmo da Saliceto) al centro Inacqua nel quartiere Farnesiana. “Un passo indietro nella qualità del servizio e nell’accesso alle cure” ha commentato Maurizio Galli, rappresentate della sezione piacentina di Aism (Associazione italiana sclerosi multipla). “Il trasferimento a Inacqua è stato un vero buco nell’acqua – ha infine concluso Gilberth Tortora, fisioterapista che opera nella struttura – gli spazi a disposizione della fisioterapia sono stati dimezzati rispetto alla precedente ubicazione nei locali della palestra di via Buozzi”.