Parlare di ripresa economica e di crisi alle spalle sarebbe eccessivo: i problemi esistono, sono sotto gli occhi (e nelle tasche) di tutti. Ma a quanto pare i numeri del primo trimestre di quest'anno regalano qualche speranza: aumentano i contratti a tempo inderterminato (2.378 di quest'anno contro i 1.899 dello stesso periodo del 2014) e l'occupazione (per ora più che altro maschile, va detto) cresce del 3% rispetto all'anno precedente. Non sembrano assurde, dunque, le speranze di coloro che parlano di un riassorbimento in tre anni dell'emorragia di posti di lavoro provocata da una recessione iniziata a livello globale nel 2008 e arrivata potentemente nel Piacentino solo tre anni fa.
I numeri sono quelli che arrivano dall'Osservatorio provinciale del mercato del lavoro che ha predisposto due documenti; Il primo prende in esame i dati relativi agli ingressi nello stato di disoccupazione registrati presso i centri per l'impiego, ai flussi di avviamenti al lavoro realizzati dalle aziende localizzate sul territorio provinciale e al ricorso agli ammortizzatori sociali da parte delle imprese piacentine (cassa integrazione e mobilità). Il periodo di riferimento dell'analisi è il primo trimestre del 2015, e i dati vengono confrontati con lo stesso periodo dell'anno precedente. Il secondo documento è stato predisposto con l'obiettivo di monitorare gli effetti sul mercato del lavoro provinciale di due importanti interventi normativi: la legge di stabilità 2015 (L.190/2014), che ha introdotto incentivi alle assunzioni a tempo indeterminato realizzati a partire dal 1° gennaio 2015, e il Jobs Act (L.183/2014) che ha introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, definito con il D. Lgs. 23/2015 ed entrato in vigore il 7 marzo 2015.
L'analisi viene svolta sugli avviamenti al lavoro realizzati dal 1° gennaio al 18 maggio 2015. Per consultarla nel dettaglio, testi e tabelle, rimandiamo ai pdf allegati a questo articolo.