Sorprende uno uomo di origini nordafricane intento a urinare davanti al proprio portone e lo rimprovera. Di tutta risposta lo straniero colpisce il padrone di casa con un pugno in testa. E’ accaduto l’altro giorno in via Pozzo, strada del quartiere Roma già al centro delle polemiche per degrado ed episodi di violenza. Ma questa volta ad essere aggredito non è stato il solito “connazionale ubriaco”, bensì un residente piacentino. A raccontare quanto accaduto l’associazione Amici dei Giardini Margherita e Merluzzo. "L’abitante stava tornando a casa in orario pomeridiano quando si è trovato di fronte il magrebino in questione impegnato a fare pipì davanti al portone di ingresso del proprio palazzo" racconta Franco Ardenna dell’associazione Giardini Margherita e Merluzzo. "A quel punto il piacentino ha intimato allo straniero di smetterla e di andare da un’altra parte a fare i propri bisogni. Il nordafricano, di tutta risposta, prima si è allontanato poi è tornato indietro, si è diretto verso il residente e gli ha sferrato un violento pugno in testa".
La tensione è salita subito alle stelle con alcuni avventori di un locale vicino usciti per dare man forte al connazionale, mentre il piacentino è stato soccorso da alcuni vicini di casa. Fortunatamente qualcuno ha chiamato la polizia: intervenuti immediatamente sul posto gli agenti hanno riportato la calma per cercare di capire quanto accaduto. Davanti alla pattuglia il nordafricano avrebbe cominciato a giustificarsi dicendo di essersi solo difeso: da un rapido controllo però l’uomo è risultato già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza perpetrati in passato e la volante ha così condotto l’aggressore in questura per gli accertamenti. Il piacentino ferito dal pugno è stato trasportato al pronto soccorso dal 118 e ha sporto denuncia contro lo straniero.
“Purtroppo mancano i controlli e la volontà di riqualificare il quartiere – spiega Ardenna – anni fa il monitoraggio era più assiduo, oggi ci sentiamo abbandonati a noi stessi. E la colpa non è della polizia municipale, non è vero che i vigili urbani fanno solo multe, loro si danno da fare, la colpa è delle istituzioni che non impiegano le forze dell’ordine come dovrebbero. Iniziative come Porta Galera 2.0 mirate alla riqualificazione della zona vanno bene, ma non sono sufficienti ed episodi come questo lo dimostrano”.
LOCALI CHIUSI AL QUARTIERE ROMA
Proprio ieri, venerdì 30 ottobre, la polizia municipale ha posto i sigilli a tre esercizi pubblici del quartiere, due un in via Roma e uno in via Pozzo. Sigilli che costringeranno le attività a una chiusura coatta per 15 giorni. Un atto che il sindaco Paolo Dosi definisce doveroso, a seguito degli accertamenti condotti in queste settimane dalla Polizia Municipale, che nei locali in questione ha rilevato il mancato rispetto del divieto di vendita di bevande alcoliche per asporto da parte dei titolari di questi esercizi.
NO AL PRESIDIO FISSO
Gli abitanti tornano a chiedere una presenza costante della polizia municipale in zona. Ma proprio ieri, nel commentare la chiusura dei tre locali sopra citati, il sindaco Paolo Dosi ha ribadito l’impossibilità di avviare un presidio fisso di polizia: “Gli sforzi che stiamo facendo in tal senso – rimarca il sindaco – sono supportati dalla preziosa collaborazione con il questore Salvatore Arena, che dal suo insediamento ha rilanciato con determinazione i controlli interforze. Tuttavia, come lui stesso ha ricordato più volte, l’attuale carenza di risorse economiche e di personale rende non ipotizzabile la presenza di presidi fissi in un’unica zona, nello specifico tra piazzale Marconi, via Roma e dintorni. Ciò non consentirebbe, infatti, di assicurare la necessaria tutela degli altri quartieri cittadini, senza trascurare che l’efficienza del servizio garantisce comunque tempestività ed efficacia: basti pensare all’arresto dello scippatore seriale e agli stessi bar temporaneamente chiusi, o al fatto che, per sedare la recente rissa scoppiata in via Alberoni, la volante della Polizia è intervenuta nel giro di soli novanta secondi”.