Via Mazzini, appartamento in fiamme: arrestato 43enne per incendio doloso

 C'è un arrestato per il clamoroso incendio di ieri sera, giovedì 15 gennaio, in via Mazzini. Si tratta di un piacentino di 43 anni, ex compagno della proprietaria dell'appartamento andato a fuoco, fermato nei pressi della casa che ieri è andata distrutta dalle fiamme e che ora è stata messa sotto sequestro. "Toh, la mia casa va a fuoco" è la frase che i poliziotti hanno sentito pronunciare all'uomo come se niente fosse, quasi con ironia. Tutt'altro che ironica invece la sua reazione di fronte alla richiesta degli agenti di fornire i documenti: insulti e anche un calcio costato 5 giorni di prognosi a un poliziotto. Morale, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e per incendio doloso. Questa mattina (16 gennaio) in tribunale il suo arresto è stato convalidato e poi l’uomo è stato rimesso in libertà. L’udienza è stata rinviata a venerdì prossimo. L'avvocato della difesa Roberta Prampolini ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato condizionato al reperimento della documentazione medica dell'uomo. Pare infatti che l'altra sera fosse appena stato dimesso dall'ospedale dopo essere stato sottoposto a una cura. 

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Tornando al rogo, per fortuna nessun ferito: l'appartamento – che si trova nei pressi della Muntà di Ratt, tra via Mazzini e via San Rocchino – era vuoto e anche gli inquilini degli appartamenti adiacenti non hanno riportato ferite o sintomi da intossicazione benché per sicurezza siano stati accompagnati in ospedale. La zona ieri sera è stata transennata dalla Municipale per facilitare il lavoro dei vigili del fuoco di Piacenza intervenuti in forze con più squadre e svariati mezzi. Le indagini sono affidate alla polizia di Stato che, come accennato, ha fermato in serata l'ex della padrona di casa e la sua posizione è attualmente al vaglio degli inquirenti. 

Stando ai primi accertamenti dei vigili del fuoco è molto difficile trovare tracce riconducibili al dolo all'interno dell'appartamento, completamente devastato dalle fiamme. Per ora il più grave indizio nei confronti dell'uomo fermato pare essere il suo atteggiamento e la sua presenza nei paraggi.