I Carabinieri di Piacenza arrestano 8 persone, altre 19 denunciate per associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione, in concorso, ricettazione, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente continuata in concorso.
All’alba di questa mattina 60 Carabinieri del Comando Provinciale nella zona di Piacenza, Lodi, Gragnano Trebbiense (PC), Gossolengo (PC), Cadeo (PC) e Podenzano (PC), a conclusione di articolata attività investigativa condotta sin dal dicembre 2013 dai militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del locale Tribunale, su richiesta della Dott.ssa Michela VERSINI, sost. Procuratore della Repubblica, traevano in arresto 8 persone ritenute responsabili dei reati indicati, indagando in stato di libertà altre 19 persone per le medesime violazioni ed eseguendo 21 perquisizioni domiciliari.
In carcere sono finiti Pasquale Tortora, 67 anni, noto ristoratore piacentino; Giuseppe Battaglini, puripregiudicato di 60 anni,Antonio Agnelotti, piacentino di 52 anni, Valeriano Beltrame, 61enne di Rovigo, Elisa Barnabò, 29 anni di Crema, Cristian Febbrili, piacentino di 40 anni, Marisa Daveri, piacentina di 47 anni, e Piero Gandolfi, piacentino di 42 anni.
Le risultanze investigative, convalidate dall’a.g. mandante, hanno permesso di disarticolare un’associazione per delinquere costituita da cittadini italiani che, avvalendosi dell’attività criminale di cittadini albanesi ed una fitta rete di insospettabili ricettatori locali, ha pianificato e perpetrato 47 furti in danno di esercizi commerciali, strutture ospedaliere ed abitazioni private.
Nel medesimo contesto investigativo si appurava l’attività di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti tipo cocaina da parte di tre degli arrestati che, in tempi diversi, cedevano quantitativi per uso personale. Nel corso dell’operazione, venivano, altresì, eseguite 21 perquisizioni domiciliari che permettevano di rinvenire e sequestrare numerosissimi attrezzi atti allo scasso, tra cui il famoso “GRIMALDELLO BULGARO”, numerosi monili in oro, pellicce e quadri, ritenuti provento di furti e per i quali sono in corso accertamenti al fine di individuare i legittimi proprietari, verificando l’autenticità delle opere sequestrate.
Nei prossimi giorni sara’ indetta una conferenza stampa presso la Procura della Repubblica di Piacenza ove saranno forniti tutti i dettagli dell’operazione