Autotassarsi per pagare la vigilanza privata. E’ l’ultima spiaggia di una parte di cittadini ed esercenti del quartiere Roma, fresco di festeggiamenti ma tuttora al centro di polemiche per le solita, annosa e irrisolta questione sicurezza. All’indomani dei festeggiamenti per la riuscitissima kermesse Matti da Galera, che ha portato in strada la parte buona di uno dei quartieri più antichi e affascinanti della città, i problemi sono riemersi esattamente come se la festa non ci fosse mai stata. Così la pensa, almeno, Ileana Gallesi, titolare del bar San Savino di via Alberoni, nel cuore del quartiere Roma, esattamente di fronte ai giardini Margherita e di fianco alla scuola che porta il nome della via: Alberoni.
Ed è proprio la scuola la madre di tutti i problemi, secondo l’esercente. “Se il Comune obbligasse i residenti a mandare i figli nella scuola del quartiere, probabilmente avremmo una popolazione scolastica più varia, si favorirebbe l’integrazione vera e non ci troveremmo nella situazione attuale, dove in minoranza sono gli italiani”. Ma è di sera che la zona dà il suo peggio con risse, bottigliate, spaccio, rumore; e tutto questo, sempre secondo Ileana Gallesi, ha svuotato la zona, trasformandola in una sorta di dormitorio. “Anche le forze dell’ordine sembra che si siano dimenticati di noi – ci spiega, sconsolata – L’unica è decidere di metterci insieme, di pagare un tot al mese e di pagarci la nostra vigilanza. Quantomeno parliamone seriamente”.