Nel febbraio 2013 l’allora presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Giacomo Marazzi presentò un esposto alla Procura di Piacenza in cui il numero uno di via Sant’Eufemia chiedeva di far luce su alcuni documenti anonimi fatti circolare e arrivati sui tavoli delle istituzioni in quel periodo. Documenti nei quali, citando addirittura Mediobanca, si faceva riferimento alla Fondazione come a un ente allo sbando, da commissariare; il tutto, a quanto pare, per colpa di investimenti rischiosissimi voluti dalla gestione di quegli anni. Tra questi investimenti si parlava dei famigerati bond fresh di Banca Monte Paschi, al centro di una bufera giudiziaria proprio in quei giorni.
Marazzi, su mandato dello stesso consiglio, decise di sbattere i pugni sul tavolo e di interessare la magistratura per fare accertamenti. Ebbene, la Procura di Piacenza ha aperto un fascicolo di inchiesta sull’esposto in questione. Per ora non pare ci siano indagati e la Guardia di Finanza si sarebbe per ora limitata a raccogliere documenti e registri che saranno passati al setaccio. Un periodo davvero critico per la Fondazione di Piacenza e Vigevano dopo il terremoto che l’ente sta vivendo in questi giorni dopo le dimissioni del presidente Francesco Scaravaggi.