E’ tornato operativo dalla tarda mattinata di oggi l’oleodotto Eni preso di mira domenica dai ladri a Quartazzola, sul greto del Trebbia tra Gossolengo e Gragnano ai pedi del nuovo ponte Paladini. Le squadre messe in campo dall’azienda hanno lavorato incessantemente – nonostante la pioggia – su due fronti. Il primo, più rilevante a livello ambientale, è quello della bonifica del terreno invaso dal gasolio fuoriuscito dalla condotta perforata dai ladri (che intendevano rubare carburante approvvigionandosi direttamente alla “fonte”); il secondo fronte è quello del ripristino delle tubatura nelle quali corre gasolio per auto-trazione (quello che va nelle auto, per intenderci) che dal deposito di Fiorenzuola serve le stazioni di servizio della Bassa fino a San Nazzaro d’Ongina.
E proprio su questo secondo fronte i lavori si sono conclusi nella tarda mattinata di oggi: i tecnici hanno chiuso i fori praticati dai ladri (che hanno poi dovuto rinunciare per l’eccessiva pressione del liquido, che ha fatto praticamente esplodere la condotta) e hanno riattivato l’impianto. Per quanto riguarda la bonifica, invece, i tempi saranno decisamente più lunghi e i costi complessivi dell’intervento, totalmente a carico del gestore dell’impianto e cioè dell’Eni, si aggireranno attorno ai 300mila euro.