AGGIORNAMENTO – Secondo un comunicato del Piacenza Calcio la Guardia di Finanza ha diffuso in modo del tutto generico e non chiaro presunte irregolarità fiscali datate nel tempo. Sempre secondo il club si tratta di una indagine fiscale tutt’altro che definita, di natura ispettiva e a oggi neppure sfociata i un accertamento da parte della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Piacenza e che quindi non comporta alcun attuale debito erariale.
L’attività ispettiva ha fatto emergere anche nel Piacenza Football Club s.p.a. un sistema di frode già usato da altre società di calcio professionale e portato alla denuncia di 22 persone.
Le ipotesi di reato riguardano l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti e vedono coinvolti, a vario titolo, l’amministratore delegato della società, per gli anni dal 2006 al 2009, nonché 21 procuratori sportivi operanti su tutto il territorio nazionale.
La società, per esercitare un maggiore richiamo sui calciatori si accollava i costi relativi ai loro procuratori. Con questo sistema i costi di competenza dei calciatori, per l’attività svolta dai loro procuratori sportivi, venivano sostenuti dalla società di calcio, che, così facendo, aveva maggiore appeal sui calciatori in procinto di cambiare squadra e indubbi vantaggi sul piano fiscale aumentando indebitamente i propri costi.
Complessivamente i costi non deducibili accertati ammontano a circa 345.000,00 euro, le ritenute Irpef non operate e l’iva non versata superiori, entrambe, ad euro 700.000,00 e l’iva dovuta superiore a euro 160.000,00. E’ stata anche accertata una base imponibile Irap sottratta a tassazione superiore a 1 milione di euro e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 1 milione di euro.
Dall’esame dei rapporti contrattuali di oltre 30 calciatori professionisti (alcuni militano attualmente in squadre di vertice del massimo campionato italiano), sono emersi casi di frode sportiva relativi alla sottoscrizione e deposito di contratti di mandato, posti in essere da agenti e calciatori, che saranno vagliati ed eventualmente sanzionati dalla commissione agenti istituita presso la FIGC.