Se da un lato i lavoratori temono per il futuro dello stabilimento Saipem di Cortemaggiore, affermando di aver ricevuto comunicazione di chiusura entro il 29 febbraio del prossimo anno, dall'altro l'azienda smentisce categoricamente di aver emesso comunicazioni ufficiali. Anzi, ribadisce l'impegno a voler mantenere lo stabilimento magiostrino nella speranza che la crisi del settore petrolifero si attenui e che arrivino nuove commesse. Nel frattempo però i posti di lavoro sono tutelati, scrive l'azienda in una nota ufficiale, e il laboratorio resterà attivo almeno fino a inizio 2017, data di scadenza del contratto d'affitto. Di seguito il comunicato di Saipem.
A Cortemaggiore, Saipem è presente con un centro di prova ed analisi tecnica di saldatura che occupa 7 dipendenti specializzati. Rispetto alle informazioni fornite a luglio, il numero di dipendenti è in aumento di una unità poiché un contratto di somministrazione è stato trasformato in un contratto a tempo determinato.
Ai dipendenti si aggiunge – su base temporanea, ed in tal senso regolamentata – personale impiegato ad hoc per attività relative a precise commesse (ad oggi 7 persone) nonché personale di Saipem che lavora sulle commesse che l'azienda svolge nel mondo e viene in trasferta a Cortemaggiore per la certificazione dei procedimenti di saldatura.
Contrariamente a quanto riportato da alcuni organi d’informazione locale, Saipem non ha emesso alcuna comunicazione ufficiale rispetto al futuro del sito di Cortemaggiore. Questo poiché l’azienda ha al momento una visibilità limitata sui carichi di lavoro futuri a causa della profonda crisi che il settore sta attraversando.
Con le quotazioni del greggio più che dimezzate rispetto all’estate del 2014, molti progetti volti alla nuova produzione di petrolio e gas sono stati cancellati o ritardati, con la conseguente contrazione delle commesse potenzialmente perseguibili. A questo si aggiunge la cancellazione ricevuta a metà luglio del contratto “South Stream”, che prevedeva per Saipem un’importante attività di posa di una condotta gas sotto il Mar Nero.
Per far fronte a questa crisi, l’azienda ha annunciato un profondo piano di razionalizzazione con l’obiettivo di recuperare €1,5 miliardi di risparmi al 2017 e preservare la competitività di Saipem nel mondo.
In questo contesto, Saipem affronta il tema del sito di Cortemaggiore impegnandosi simultaneamente su diversi fronti. Da un lato, l’azienda compete con immutato impegno per aggiudicarsi nuove commesse che potrebbero generare attività a Cortemaggiore. Dall’altro, in un’ottica di pianificazione, Saipem sta esaminando gli interventi che potrebbero rendersi necessari assenti nuovi carichi di lavoro.
Alla luce di quanto sopra Saipem riafferma il proprio impegno alla salvaguardia dei livelli occupazionali a tempo indeterminato e al mantenimento degli uffici a Cortemaggiore per i quali è in essere un contratto di locazione almeno fino all’inizio del 2017.