"Ho preso subito contatto con la dirigenza Saipem – afferma – dopo le notizie che si sono diffuse sulle sorti del sito di Cortemaggiore. L'azienda mi ha ribadito che non è in discussione il mantenimento degli uffici e del sito produttivo specializzato di Cortemaggiore. Mi ha confermato altresì il proprio impegno per la salvaguardia dei livelli occupazionali. Inoltre mi è stato precisato che non è stata inviata nessuna comunicazione ufficiale ai lavoratori.
Non è un mistero che la situazione del mercato degli idrocarburi, con il prezzo del petrolio dimezzato, hanno costretto l'azienda da un lato a mettere in atto un piano di razionalizzazione, e dall'altro ad impegnarsi in una strategia di rilancio per l'acquisizione di importanti commesse che potrebbero portare nuove attività anche a Cortemaggiore. Il piano industriale dell'azienda è stato illustrato dai vertici in Parlamento e pone le basi per la ripresa della produzione e per preservare la sua competitività nel mondo. A questo proposito voglio ricordare che in Confindustria Piacenza è aperto un tavolo di confronto sulla Saipem di Cortemaggiore e in quella sede saranno affrontate le prospettive dello stabilimento".
"A queste informazioni che mi ha trasmesso direttamente l'azienda – prosegue Paola De Micheli – voglio aggiungere che non ho ricevuto una richiesta di incontro da parte del sindaco di Cortemaggiore Gabriele Girometta. Come è noto ricevo tutti gli amministratori locali che me lo chiedono. A dimostrazione che la nostra attenzione è sempre alta, proprio ieri il collega parlamentare Marco Bergonzi ha posto un quesito alla dirigenza Saipem sullo stabilimento di Cortemaggiore, nel corso di un'audizione che si è tenuta alla Camera.