Renzi “Subito lo stato di emergenza. Non vi molleremo”. E abbraccia Bersani

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"Nelle prossime ore decreteremo lo stato di emergenza. Il Governo non farà mancare nemmeno per un minuto il suo sostegno". Così il premier Matteo Renzi nell'atrio della prefettura subito dopo aver incontrato i sindaci del territorio piacentino martoriati dall'alluvione di lunedì mattina. Un incontro durato una quarantina di minuti – affiancato dal sottosegretario Paola De Micheli, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini e dall'assessore regionale Paola Gazzolo – in cui ha ascoltato uno a uno tutti i sindaci che chiedevano al premier un'attenzione particolare e aiuti concreti per i rispettivi comuni. "La mia presenza qui non è soltanto di solidarietà nei confronti delle popolazioni colpite da questa calamità e delle famiglie delle vittime. La mia presenza è anche per comunicare un impegno concreto – ha detto Renzi – Il Governo è molto impegnato sul fronte dell'emergenza. Purtroppo quello che è successo a Piacenza è un evento che si riproduce una volta ogni 500 anni, in quattro ore è caduta una quantità d'acqua incredibile. Questo stato eccezionale però non ci deve esimere dall'avere più attenzione per i corso d'acqua, ad avere più cura per il nostro ambiente e ad affrontare le emergenze senza perdere tempo". 

Davanti a una selva di giornalisti Renzi ha poi fatto l'annuncio più atteso: "Nelle prossime ore, appena avremo raccolto tutti i dati, decreteremo lo stato di emergenza. Siamo pronti a fare la nostra parte, così come abbiamo fatto altrove, in Veneto, con una deroga al patto di stabilità. Siamo impegnati per recuperare e dare ai cittadini uno spazio di libertà e un rinvio fiscale". Infine ha concluso: "Lasciatemi dire anche questa cosa. Sorvolando il Nure e le zone colpite dall'alluvione ho visto tante ruspe al lavoro e tanti uomini impegnati. Noi saremo al loro fianco, non molleremo nemmeno un minuto. Conoscendo la soave insistenza di Stefano (Bonaccini, ndr) e di Paola (De Micheli, ndr), so che questo territorio si attrezzerà al meglio". Tre minuti con la stampa e poi via verso Carpi e poi Modena per incontrare il presidente francese Francois Hollande.

LA GIORNATA DI RENZI A PIACENZA – Con volo presidenziale Renzi è atterrato all'aeroporto di San Damiano intorno alle 15. Subito dopo, insieme con Bonaccini e De Micheli, è salito su un elicottero ed ha fatto un giro di ricognizione sopra i fiumi Nure e Trebbia per rendersi conto di come i due corsi d'acqua abbiano irrimediabilmente devastato il territorio. Poi l'arrivo in prefettura intorno alle 16,20 e l'incontro con le autorità e i sindaci. Sono intervenuti i sindaci Sandro Busca (Bettola), Giovanni Malchiodi (Ferriere), Antonio Mazzocchi (Farini), Federico Beccia (Ottone), Roberto Pasquali (Bobbio). Hanno chiesto fondi per il ripristino. Pasquali ha ringraziato il premier per la presenza "anche se politicamente non la pensiamo allo stesso modo". Hanno chiesto un alleggerimento fiscale, una deroga al patto di Stabilità, e un decreto ad hoc. Dopo Bonaccini è intervenuto anche Renzi che ha promesso attenzione al territori (vedi dichiarazioni sopra) e ha ringraziato per l'impegno Bonaccini e De Micheli.

L'INCONTRO CON BERSANI E L'ABBRACCIO – In prefettura Renzi ha anche incontrato l'ex premier Pierluigi Bersani. Tra di loro un abbraccio e una stretta di mano (vedi foto nella notizia). Ma non era tempo per parlare di riforme…

LA MAGLIETTA ANTI-RENZI E IL GIOVANE VIENE ALLONTANATO- Durante l'attesa per Renzi, la polizia ha allontanato un ragazzino che si era presentato con una maglietta con la scritta "Renzi a casa". Si tratterebbe di un giovane militante leghista.