AGGIORNAMENTO – Sono davvero tantissime le manifestazioni di affetto che a poche ore dalla scomparsa di Carlo Rossi, il padre di Radio Sound e Piacenza24, stanno arrivando in redazione. Aveva 83 anni, è mancato ieri sera poco prima delle 22 e fin da subito, via email, su Facebook, sui cellulari si sono susseguite le testimonianze e i messaggi di cordoglio. Questa mattina ne stiamo raccogliendo tante, a partire dal sindaco di Piacenza Paolo Dosi, e poi amici come la cardiologa Daniela Aschieri di Progetto Vita, al cui successo ha contribuito tanto Radio Sound e in prima persona Carlo Rossi; Roberto Lambri, direttore della nostra testata; e, ancora, Giorgio Lambri, oggi capocronista di Libertà ma nato giornalisticamente "on-air" proprio con Radio Sound nei primi anni '80 quando la radio indipendente che faceva informazione era un'esperienza pionieristica. E poi Fiordaliso, cantante che non ha bisogno di presentazioni e tanti altri ancora.
Questa sera alle 20,30 nella chiesa parrocchiale di Pittolo si terrà un rosario mentre domani alle 15, sempre a Pittolo, saranno celebrati i funerali.
MERCOLEDI ' 5 NOVEMBRE 2014, ORE 22 – E’ morto Carlo Rossi. Se paradossalmente fosse toccato proprio a lui darne notizia, avrebbe usato queste quattro parole, quelle che bastano, non una di più. Poche parole e un’infinità di fatti. Questo era Carlo Rossi. Si è spento questa sera all’età di 83 anni dopo una malattia che a poco a poco gli aveva levato la forza di fare quello che ha fatto per una vita, da pioniere appassionato, da tecnico capace, da imprenditore illuminato: la radio.
Carlo Rossi era, anzi è, il padre di Radio Sound 95, la radio di Piacenza, la nostra radio. E’ il padre di una “creatura” nata quasi per gioco nel ’77 in un retrobottega di viale Beverora, con un’antenna fatta a mano, un giradischi e qualche registratore, e che oggi è l’azienda che tutti conoscono, è la radio che intrattiene, informa, emoziona migliaia di piacentini (e non solo) ventiquattr’ore al giorno. Una radio che è diventata grande nel tempo, partendo da un’epoca in cui «l’emittenza privata era considerata quasi piratesca» (per citare un bell’articolo di Giorgio Lambri, oggi capocronista di Libertà, ma nato giornalisticamente “on-air” proprio nel retrobottega di via Beverora con Carlo Rossi) sino ad arrivare a quello che è oggi: un’azienda moderna e di successo che dà lavoro a tante persone – speaker, giornalisti, agenti, artisti, tecnici -, un’impareggiabile compagna di viaggio per un numero sempre più vasto di persone e un punto di riferimento imprescindibile per l’intrattenimento e l’informazione locale con trasmissioni in diretta dall’alba alla notte, con giornali radio quasi ogni ora e con il quotidiano on-line Piacenza24.com che noi della redazione confezioniamo ogni giorno con l’impegno e la passione che non si possono non respirare in questo ambiente. E’ l’ambiente che ha creato dal nulla Carlo Rossi con sua moglie Rita Nigrelli, oggi a capo di Radio Sound 95, e con i suoi figli Mirko e Laila, colonne portanti dell’azienda.
Ci mancherà, Carlo. Non osiamo nemmeno immaginare quanto potrà mancare a chi ha trascorso una vita intera con lui, in casa e al lavoro, condividendo gioie e ansie di un’avventura magica, che ha segnato e sta segnando – raccontandola ogni giorno – la storia piacentina; ma di certo mancherà anche a quanti di noi – come chi scrive – l’avevano conosciuto solo negli ultimi anni, già debilitato da una serie di malanni che avrebbe stroncato un elefante già molto tempo fa ma che Carlo – fisico d’acciaio – si portava addosso con la forza e l’indifferenza degli uomini di una volta, quelli per i quali farsi vedere sofferenti è da femminucce. Pipa onnipresente all’angolo della bocca, il “lei” come regola di conversazione anche con i più giovani, Carlo Rossi aveva – per noi ultimi arrivati a Radio Sound – l’autorevolezza burbera del maestro, del pioniere, di quello che ha visto lontano quando tutti guardavano vicino.