Ikea, la situazione non cambia dopo il tavolo: protesta sospesa fino a lunedì

8-11-2012 ORE 19.30 – Incontro questo pomeriggio in Provincia tra l’assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo, l’assessore al Lavoro del Comune di Piacenza Luigi Rabuffi e i rappresentanti dei Cobas per il programmato confronto sulla situazione Ikea.

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Le parti hanno valutato tutte le possibilità per arrivare ad una conclusione sulla base soprattutto degli ultimi sviluppi che hanno visto una riduzione temporanea dei volumi di lavoro da parte dell’azienda.

Intanto fino a lunedì è stata annunciata la sospensione dello stato di agitazione in vista dell’incontro, in programma appunto per il 12 novembre, con la Direzione territoriale del lavoro di Piacenza.8-11


 

8-11-2012 – ORE 15 E’ iniziato alle 15 nell’ufficio della Provincia in via Mazzini il confronto tra il Sì Cobas e gli assessori al Lavoro di Provincia e Comune, rispettivamente Andrea Paparo e Luigi Rabuffi. Intanto questa mattina Cgil, Cils e Uil hanno incontrato i rappresentanti delle cooperative impiegati nello stabilimento. E’ stato stabilito che da lunedì vi saranno 104 in cassa integrazione in deroga più 25 amministrativi. Il 12 novembre, intanto, assemblea lavoratori Ikea.


 

8-11-2012 – ORE 7 – Cala la tensione all’Ikea. Gazebo sgomberato e niente blocchi. Dopo la manifestazione di ieri sembra calare la tensione all’Ikea. Questa mattina la massiccia presenza di forze dell’ordine agli ingressi dello stabilimento di Le Mose potrebbe aver indotto i facchini del Sì Cobas a rinunciare ai blocchi, almeno per il momento. E così l’arrivo al lavoro di due pullman di operai (non tre come al solito, a dimostrazione della riduzione di volumi di lavoro) è filato via senza alcun problema. Intorno alle 6,30 la polizia ha comunque provveduto allo sgombero del gazebo collocato dai facchini davanti all’ingresso 2 di Ikea, operazione avvenuta anche in questo caso in maniera assolutamente pacifica (al termine dei quindici giorni concessi) alla presenza di una decina di operai che si sono limitati a borbottare. Difficile però pensare che il calo di tensione possa essere definitivo. Più che altro è pensiero diffuso che la rinuncia ai blocchi di questa mattina possa essere stata una strategia attuata dai Cobas per evitare di surriscaldare ulteriormente gli animi dopo il corteo di ieri.

 


 

Sul fronte delle commesse lavorative, sono molto meno i tir che sono arrivati a Le Mose questa mattina. Fino a venerdì lavoro ancora garantito. Poi da lunedì il Consorzio Cgs valuterà il calo dei volumi del lavoro. Pare improbabile che possa rientrare la paventata cassa integrazione per i 107 lavoratori, comunicata ieri dalle coop.