Comitato “Acqua bene comune”: “Riprendiamo il controllo dell’acqua”

Il comitato “Acqua Bene Comune PiacenzaForum Italiano dei Movimenti per l’Acqua” torna sulla questione della gestione dell’acqua dopo l’ultima riunione dell’ex-Ato (ora Consiglio Locale di ATERSIR). “E’ il momento di riprendersi la gestione dell’acqua” – si legge nel comunicato che riportiamo – “Siamo sconcertati nell’apprendere quanto riguarda la richiesta di Iren di aumentare le tariffe del 4,28% nonostante i suoi 18 (diciotto) milioni di mancati investimenti sui 30 previsti per il territorio piacentino negli ultimi due anni, e nonostante l’azienda stia continuando ad incassare, con la complicità dell’ex-Ato che non ha adeguato la tariffa agli esiti referendari, la remunerazione del capitale investito (ovvero il profitto del gestore abrogato dalla consultazione referendaria).”

Radio Sound

Se Atersir dovesse addirittura concedere a Iren un aumento della tariffa sarebbe veramente troppo. Apprendiamo inoltre che sindaci e amministratori dei nostri territori si stanno ogni giorno di più rendendo conto di avere sempre meno margine di iniziativa e di controllo, sia a causa della gestione sempre più privatistica di Iren sia a causa della nuova legge regionale di riforma degli ATO, che accentra i luoghi delle decisioni importanti a livello regionale, sempre più lontano dai cittadini e dagli enti locali a loro più prossimi. Chiediamo ai nostri Sindaci di passare dalle parole ai fatti, di smetterla di ignorare totalmente il referendum e di unirsi al di là delle appartenenze politiche a difesa dei loro cittadini, dei loro territori e della democrazia, prima che sia troppo tardi e che quell’ importante pezzo di democrazia che è la gestione dell’acqua da parte delle comunità locali ci venga definitivamente portato via. Lo ripetiamo per l’ennesima volta, l’affidamento decennale a Iren è scaduto nel dicembre 2011 e questo è il momento di passare dal piangersi addosso all’agire. Ormai “il Re è nudo” ed è sempre più chiaro che i sindaci, ed ancor più i cittadini, non hanno più alcun controllo sul gestore. Dobbiamo ascoltare le ennesime promesse dei vertici di Iren? Che cosa aspettiamo a rimboccarci le maniche, mettere da parte divergenze e polemiche di parte e collaborare per riprenderci il controllo del servizio creando una gestione veramente pubblica e partecipata dell’acqua? Chiediamo che il Consiglio Locale piacentino prenda atto della deriva in atto e dica a gran voce all’ ATERSIR regionale che così non si può andare avanti. Che è necessario studiare modalità di ripubblicizzazione che riportino il servizio vicino ai territori con una gestione pubblica, partecipata e svincolata dalle logiche del profitto, sotto il controllo dei cittadini e non dei piani industriali di una holding quotata in borsa. Ci appelliamo inoltre a tutte le forze politiche e sociali, ai lavoratori del settore e ai loro sindacati e a tutti i cittadini affinchè si esprimano su quanto sta accadendo, e contribuiscano al dibattito sulle prospettive future della gestione dell’acqua, interrogandosi su questa deriva privatistica nonostante il voto espresso da 26 milioni di italiani in occasione dei referendum.”