Teatro Municipale: domenica la nuova stagione con il “Don Carlo” di Verdi

Domenica 28 ottobre alle 19.30 si apre ufficialmente la nuova stagione musicale del teatro Municipale di Piacenza: primo spettacolo in cartellone il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, in anteprima giovedì 25 alle 15.30, replica martedì 30 alle 19.30. Direttore della rappresentazione Fabrizio Ventura, regia di Joseph Franconi Lee. Le scene e costumi sono di Alessandro Ciammarughi. Coro Lirico Amadeus- Fondazione Teatro Comunale di Modena con l’orchestra Regionale dell’Emilia Romagna. Produzione della Fondazione Teatro Comunale di Modena in collaborazione con Fondazione Teatri di Piacenza.

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“Don Carlo” è un ‘opera che ha vissuto varie vicissitudini, distribuite nell’arco di vent’anni: nel 1865 a Villa Verdi a Sant’Agata arriva l’editore francese Léon Escudier, per proporre al Maestro una serie di soggetti da tradurre in musica, per il Teatro dell’Opéra di Parigi e per il suo direttore Émile Perrin. Vagliate le proposte, messo da parte addirittura Shakespeare, attuate alcune scelte, quella finale ricade su Friedrich Schiller e il suo Don Carlos.

Trasferitosi a Parigi, Verdi aspetta impaziente il libretto che gli sarà fornito da Méery  e Du Locle solo l’anno seguente. Tornato in Italia per paura che la mondanità parigina lo distraesse dalla composizione dell’opera, Verdi viene accolto da una notizia terribile: l’Austria aveva ceduto Venezia alla Francia di Napoleone III. Indignato, il compositore comunica a Escudier la sua intenzione di rescindere il contratto, ma quest’ultimo per pronta risposta gli intima di fare il suo dovere, portare a termine il lavoro pattuito e tornare a Parigi. Arresosi all’evidenza dei fatti, Verdi torna in Francia, ma si stabilisce in una piccola città dei Pirenei per tornare nella capitale a composizione conclusa.

La prima dell’opera va in scena al Teatro dell’Opéra l’11 marzo 1867. Il 27 ottobre dello stesso anno al Teatro Comunale di Bologna il Don Carlo, tradotto in italiano (titolo compreso trasformandosi quindi in Don Carlo) da Achille de Lauzières, va in scena per il pubblico italiano. Nel 1872 questa stessa versione italiana viene rappresentata al Teatro San Carlo di Napoli con modifiche apportate dallo stesso Verdi: riscrive il duetto tra basso e baritono su versi di Antonio Ghislanzoni e attua alcuni tagli. Ma i piccoli ritocchi non bastano: a Vienna l’opera viene rappresentata con numerosi tagli poiché tropo lunga e anche in Italia c’è chi la vorrebbe ridotta rispetto alla colossale partitura originale. E’ del 1882 la decisione del compositore di rimettere mano al libretto per cambiamenti radicali. Insieme a Du Locle, affiancato da Nuitter, si operano i tagli e Angelo Zanardini viene incaricato della traduzione dei nuovi versi. Dopo lunghi mesi di intenso lavoro, il nuovo Don Carlo in quattro atti (nella prima versione erano cinque) va in scena alla Scala di Milano il 10 gennaio 1884. Due anni dopo, però, Verdi si pente del taglio e l’opera va in scena a Modena il 29 dicembre 1886, in una nuova versione in cinque atti (senza le danze dell’originale francese) che è anche pubblicata da Ricordi nella riduzione per canto e pianoforte. Ciò nonostante, i teatri italiani continuano a preferire la versione del 1884 in quattro atti.