“Scambiato per falso cieco e perseguitato da gruppo di ragazzini”

“L’altro giorno stavo recandomi a prendere l’autobus quando un gruppo di ragazzotti, senza nemmeno sapere chi fossi, mi sono corsi dietro gridando che ero un falso cieco: “Butta via il bastone” mi intimavano. Un episodio spiacevole che tuttavia denota in modo chiaro uno degli effetti di una campagna di stampa contro i falsi ciechi che assomiglia a una caccia alle streghe”. A rivelare quanto accaduto è Giovanni Taverna, presidente dell’Unione Italiana Ciechi piacentina che questa mattina nel presentare una serie di iniziative dell’associazione, ha fatto il punto della situazione sui disagi ancora patiti dai disabili e sulle problematiche sul tappeto. Alla conferenza, oltre all’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini e al presidente Taverna, erano presenti anche il vicepresidente Giusto Pezzati e la consigliera Franca Aliprandi.

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Le iniziative: è partita la lotteria per autofinanziarsi. L’estrazione è prevista per il 13 dicembre e i biglietti si potranno acquistare al prezzo di un euro presso la sede in via Mazzini. L’associazione ha poi fatto un appello perché non rischi di scomparire dal calendario la Cena al Buio (riservata a vedenti) dopo che il ristorante storico ha chiuso i battenti. “Serve un ristorante che si proponga: non deve avere barriere architettoniche, tenere una quarantina di persone e che sia facilmente oscurabile” ha spiegato Taverna rivolgendosi ai ristoratori piacentini”. Infine è stato ricordato come a breve gli associati faranno un corso per l’uso dei defibrillatori.

I problemi ancora aperti: la carenza di insegnanti di sostegno: “Invece dei 110 richiesti ne sono stati assegnati 44, il risultato è che alcune scuole del territorio sono in gravi difficoltà”. A tal proposito Taverna ha dunque scritto una lettera aperta al ministro Francesco Profumo. Un altro problema molto sentito è quello dei pullman, di ottenere annunci vocali. “Adesso che sarà tolta Piazza Cittadella avremo grossi disagi. Non riusciremo a leggere e vedere dove è diretto. Abbiamo avuto delle promesse sull’installazione di annunci vocali”. Altro nodo è legato alla mobilità: marciapiedi con ostacoli, piante con grossi vasi, biciclette parcheggiate in malo modo e i padroni dei cani che spesso non puliscono dove gli animali sporcano.

Infine la questione falsi ciechi: “Da due anni è un susseguirsi di falsi ciechi. Noi come associazione abbiamo tutto l’interesse che chi sfrutta una disgrazia come questa va perseguito duramente (anzi, abbiamo l’ordine di costituirci parte civile) proprio perché è un danno di immagine al mondo dei ciechi. Non è piacevole subire quanto ho subito io a settembre mentre andavo a prendere l’autobus.

Assalito da quattro ragazzotti che, senza nemmeno sapere chi fossi, mi sono corsi dietro gridando che ero un falso cieco: “Butta via il bastone”. Un effetto molto chiaro di una campagna di stampa che ha coinvolto anche molte persone che sono ciechi effettivamente. Noi anche a Piacenza siamo andati dalla Finanza a spiegare cosa possono fare i ciechi parziali e i ciechi assoluti. Sospettiamo che da due anni ci sia una campagna sottile e precisa che tiene a far passare i disabili come un peso”.