Accorpamento con Parma, Consiglio Comunale unito: “Sia un riordino razionale”

Primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di oggi la votazione della risoluzione relativa al riconoscimento della cittadinanza italiana per Ius Soli. Proteste da parte di Marco Tassi consigliere dell’opposizione che ha chiesto una sospensiva, ricordando come nella scorsa seduta fosse mancato il numero legale prima della votazione. Sospensiva respinta.

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La risoluzione in questione invece è stata approvata con 19 favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti (Movimento 5 Stelle e Samuele Raggi dell’Idv). Lo Ius Soli, che prevede la cittadinanza per i figli maggiorenni di immigrati nati però su suolo italiano, è diventato legge. Ricordiamo che sono sei per ora i 18enni stranieri pronti a diventare italiani.

Nel 2011 i figli di cittadini stranieri nati e residenti in Italia e che al raggiungimento del 18esimo anno di età potranno chiedere la cittadinanza sono stati il 38 per cento attestatisi al 36 per cento nel 2012.

 

ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DELLE ELETTE

Si è poi discusso in merito all’istituzione della Commissione delle Elette, l’organo che raggruppa le donne facenti parte del Consiglio Comunale. Contrario il Movimento 5 Stelle con le due consigliere Mirta Quagliaroli e Barbara Tarquini. Proprio quest’ultima si è fatta portavoce della contrarietà dei grillini: “Non è il modo giusto per permettere alle donne di contare di più e difficilmente si può raggiungere un’omogeneità politica”. Disappunto per queste parole da parte di Giulia Piroli che ha duramente commentato le parole della Tarquini: “La vostra volontà di non partecipare mostra come ancora una volta vi sentiate superiori agli altri” e continua citando la decisione da parte dei grillini di rifiutare gli abbonamenti omaggio per la Copra Elior Volley donati dalla società sportiva a tutti i consiglieri. Il Movimento 5 Stelle ha proposto di donare gli abbonamenti a persone indigenti: “Sostenete di voler fare il bene dei piacentini, ma attenzione che donare i vostri abbonamenti potrebbe assomigliare più che altro ad un acquisto di voti”.

“Si parla di donare gli abbonamenti alle comunità di minori di Piacenza. Quando avranno l’età per votare nemmeno si ricorderanno del nostro gesto”, la risposta della Tarquini alla Piroli.

Anche Erika Opizzi del Pdl si è dichiarata contraria ma in occasione del voto si è astenuta perché, spiega: “Io sono contraria ma non è giusto impedire la partecipazione a chi crede sia un organo importante”.

L’istituzione della Commissione delle Elette è stata approvata con 22 favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti.

 

LA DISCUSSIONE SUL RIORDINO DELLE PROVINCE

In aula si è poi discusso del tema ormai centrale dell’abolizione della Provincia di Piacenza e della sua annessione a Parma. Intervenuti Tommaso Foti e Marco Tassi del Pdl che hanno ribadito gli aspetti negativi del riordino. Secondo i due consiglieri Piacenza perderà centralità e l’economia piacentina non aiuterà a giocare un ruolo da protagonista. Inoltre Foti ha accusato l’assemblea di non aver affrontato adeguatamente la questione a Palazzo Mercanti. Contrarietà da parte della maggioranza di centrosinistra: Michele Bricchi ha ricordato l’importanza del settore della Logistica e si è espresso positivamente in merito all’impegno del Consiglio Comunale. Dopo di lui anche Daniel Negri ha voluto sottolineare la possibilità dell’impresa piacentina di competere con l’economia del parmigiano. Il sindaco Paolo Dosi parla di un riordino complicato e oggetto di un dibattito basato su fondamenta poco chiare. “La Provincia di Piacenza ha molte carte da giocare con Parma ed esistono esempi di collaborazione paritaria” spiega Dosi. Il sindaco si riferisce all’unione di Barletta, Andria e Trani che hanno costituito una provincia unica dislocando Prefettura in un capoluogo, Questura in un altro e così via. Dosi è fiducioso quindi sul ruolo che Piacenza può giocare, ma tiene a precisare la poca chiarezza che ancora avvolge la questione.

Infine è stato presentato dalla maggioranza e dall’opposizione insieme un ordine del giorno con il quale si chiede ufficialmente al Governo un disegno di legge di riordino delle Province che tenga conto del fatto che l’assegnazione di competenze ai singoli enti non giustifica più la loro classificazione come enti di secondo livello. Il documento chiede poi di salvaguardare i posti di lavoro e garanzie di una funzionale collocazione delle istituzioni e degli uffici come Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza e Camere di Commercio. La perplessità generale di tutto il consiglio nei confronti dell’accorpamento con Parma ha portato all’unanime approvazione di questo documento che ha visto quindi uniti maggioranza e opposizione.