Proseguono gli incontri tra i vertici provinciali della CNA e le principali realtà istituzionali e produttive della nostra provincia. Inaugurato alcune settimane fa dal confronto con l’Azienda USL, questo fitto ciclo d’incontri voluto da CNA per meglio interfacciarsi con il territorio, ha portato nella Sede di via Coppalati un altro importante interlocutore: il Consorzio di Bonifica di Piacenza rappresentato nell’occasione dal presidente Fausto Zermani e dal consigliere Giovanni Ambroggi.
«Nella nostra provincia – ha precisato il presidente di CNA, Dario Costantini, presente all’incontro insieme al direttore Enrica Gambazza e a Giovanna Benaglia – rappresentiamo oltre milletrecento aziende del mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa. Realtà importanti del nostro tessuto produttivo che, anche per superare questo difficile momento di crisi, si stanno qualificando con nuove certificazioni e con processi di aggiornamento e innovazione. Aziende che, grazie anche agli orientamenti della nostra Associazione, stanno imparando a mettere insieme le proprie forze per dare vita ad aggregazioni ancora più competitive. Far conoscere e promuovere sul territorio le peculiarità di queste aziende, fa ovviamente parte della nostra mission associativa».
Aziende a cui il Consorzio di Bonifica di Piacenza – realtà deputata alla difesa del suolo, ad un equilibrato sviluppo del territorio e alla tutela dei beni naturali con particolare riferimento alle risorse idriche – guarda da sempre con grande attenzione.
«Per le varie attività che caratterizzano le nostre opere di bonifica finalizzate alla cura e alla tutela del territorio – ha sottolineato il presidente Zermani – necessitiamo spesso della collaborazione di aziende private. Proprio per questo, anche nell’ottica di una valorizzazione delle realtà produttive locali, è importante per noi rapportarci e dialogare con le Associazioni che le rappresentano. Comunicare con il territorio, infatti, può aiutarci a conoscere e ad individuare aziende qualificate in grado di fornirci importanti servizi con l’innegabile valore aggiunto del fattore “chilometro zero”».