Torna l’appuntamento con la rassegna “Cineclub – Grandi film su grande schermo”, frutto della consolidata collaborazione tra Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, Fondazione Cineteca Italiana e Multisala Iris 2000.
Da quest’anno la manifestazione gode anche del patrocinio della Provincia di Piacenza.
L’iniziativa è come sempre volta a promuovere il cinema di qualità, con un’attenzione particolare e cresciuta negli anni a opere inedite o comunque di recentissima produzione.
Per l’edizione di quest’anno sono dodici gli appuntamenti in programma (sempre di martedì), articolati in due percorsi tematici, due eventi speciali e un film a sorpresa che concluderà la rassegna. Quattro film riprenderanno il filo conduttore sul cinema del pensiero e della spiritualità inaugurato nella scorsa edizione. A parte la riproposta di quel “piccolo” capolavoro che è Himalaya, il sentiero del cielo, sono in programma altri tre titoli, tutti in anteprima: Il respiro degli Dei – Un viaggio alla scoperta dello Yoga moderno (le origini dello Yoga, cercate in India, sulle orme del grande saggio e maestroTirumalai Krishnamacharya); Figlie del Tibet (ritratto intimo delle 300 monache buddiste che vivono nel monastero Kala Rongo, su un altopiano a nord dell’Himalaya); Silent Souls, anime silenziose (due uomini, la loro amicizia, che nasce quando uno chiede all’altro di aiutarlo a seppellire l’adorata moglie secondo i rituali di un’antica cultura della Russia del nord). La seconda linea guida vede in programma cinque film biografici su altrettanti grandi personaggi contemporanei: dalla fotografa Annie Leibowitz, al grande architetto Norman Foster, passando per Bob Marley, Roman Polanski e Walter Bonatti, i ritratti appassionati, sofferti, esaltanti di persone che con il loro talento e la loro determinazione sono diventati autentiche celebrità mondiali nelle rispettive discipline. Infine, per i due eventi speciali, proponiamo due titoli direttamente legati al mondo della grande arte figurativa. Il primo, Cave of Forgotten Dreams, firmato da Werner Herzog, conduce alla scoperta delle incredibili pitture rupestri risalenti a 32.000 anni fa rinvenute nel 1994 all’ interno della grotta Chauvet, in Francia, che non sarà mai aperta ai visitatori. L’altro, I colori della passione, è un altrettanto esaltante viaggio letteralmente all’interno dell’epico capolavoro del maestro fiammingo Pieter Bruegel “La salita al Calvario” (1564).
Ad arricchire l’offerta, la presenza in occasione di alcune proiezioni di esperti e professionisti che interverranno per introdurre al pubblico la visione dei film. In occasione della proiezione di apertura de IL RESPIRO DEGLI DEI – VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLO YOGA MODERNO, la maestra Gabriella Cella Al-Chamali, attiva presso l’Istituto di yoga Surya Chandra Marga di Piacenza e autrice di molti libri sull’argomento, incontrerà il pubblico.
Altri interventi previsti sono quelli del critico d’arte Eugenio Gazzola, dell’architetto Olga Chiesa, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Piacenza, e di altri ancora.
Proiezioni: ore 21.00, IRIS 2000 MULTISALA, C.so Vittorio Emanuele 49 (PC)
Ingresso: € 6. Over 65 e studenti: € 5. Info: 0523.334175
Primo appuntamento martedì 9 ottobre con “IL RESPIRO DEGLI DEI”.
Presentato durante l’ultima Berlinale, questo film conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta dello yoga moderno attraverso le testimonianze dei leggendari maestri indiani che hanno saputo trasformare un’antica dottrina nella disciplina che oggi conosciamo.
Sebbene ogni giorno milioni di persone in tutto il mondo pratichino yoga, molti ne ignorano le vere origini. Per colmare questa lacuna Jan Schmidt-Garre si è recato in India, dove ha incontrato i grandi maestri di questa disciplina – quali il saggio Pattabhi Jois e Sribhashyam, il figlio di Krishnamacharya – e ha chiesto loro di illustrargli la vera essenza di tale pratica. Ne è scaturito un documentario in cui, attraverso il racconto delle origini dello yoga moderno, il regista apre una finestra sulla cultura indiana, restituendone un ritratto accurato.
Alternando fedeli ricostruzioni a rari materiali d’archivio risalenti agli anni Trenta, Jan Schmidt-Garre mostra come gli insegnamenti del saggio Krishnamacharya si siano evoluti e abbiano portato alla costituzione di diverse scuole.
Dopo aver realizzato diversi film incentrati su arti sceniche quali il teatro, l’opera e la danza al fine d’indagarne il processo artistico, con Il respiro degli Dei il regista cerca di comprendere come il suono e la forma possano diventare spirituali, concentrandosi su quell’unica disciplina che permette al corpo di fondersi miracolosamente con lo spirito: lo yoga, appunto. Per far ciò nel corso del documentario, frutto di cinque anni di lavoro, Jan Schmidt-Garre si cimenta in prima persona con quest’antica pratica. A muoverlo è la volontà di dimostrare come salire su quel materassino lungo due metri e largo sessanta centimetri significhi entrare in una dimensione parallela, forse l’unica da cui sia possibile osservare la vita dalla giusta prospettiva.
La proiezione sarà preceduta da un incontro con Gabriella Cella Al-Chamali. Avvicinatasi allo yoga negli anni ’70, Gabriella Cella prosegue da allora un’ininterrotta ricerca interiore, recandosi ogni anno in India per incontrare i maggiori maestri viventi. Attraverso l’ascolto e la sperimentazione pratica ha sviluppato una sua personale visione della disciplina chiamata Yoga Ratna, il Gioiello, la Perla dello Yoga. Scrittrice feconda, ha fissato in diversi libri, da sola o con altri autori, le tappe di questo percorso. Continua tuttora i corsi per allievi all’Istituto Surya Chandra Marga di Piacenza, o in incontri di maggiore respiro nella tranquillità del suo Ashram sulle colline Piacentine.
Scheda del film
Il respiro degli Dei – Un viaggio alla scoperta dello Yoga moderno
R. e sc.: Jan Schmidt-Garre. Fot.: Diethard Prengel. Mont.: Gaby Kull-Neujahr. Int.: Bellur Krishnamachar Sundararaja Iyengar, Pattabhi Jois, T.K. Sribhashyam, Tirumalai Krishnamacharya, Jan Schmidt-Garre. Produz.: PARS Media. Germania, 2011, col. e b/n, 105’.
Il regista Jan Schmidt-Garre intraprende un viaggio in India alla scoperta di questa disciplina. Lungo il suo percorso giunge nella splendida reggia del Maharaja di Mysore, dove incontra alcuni tra i leggendari studenti del maestro di Krishnamacharya. Qui il regista impara il saluto al sole direttamente da Pattabhi Jois e si fa rivelare da Sribhashyam, il figlio del grande saggio, la segreta “sessione salva-vita”.