Due colpi di pistola esplosi contro le vetrate dell’Agenzia delle Entrate di via Modonesi a Piacenza. Gli addetti ai lavori si sono accorti questa mattina del fatto. I colpi sono stati esplosi intorno alle 22,30 secondo le testimonianze raccolte tra i residenti della zona. Qualcuno insospettito sarebbe anche uscito sul balcone per controllare senza però vedere nessuno. Di certo si sa che sono stati due i colpi, uno dritto proprio contro la vetrina, l’altro contro la testata dell’ingresso. Sul posto gli uomini della squadra mobile della Polizia e i Vigili del Fuoco. Questi ultimi stanno provvedendo a mettere in sicurezza i locali, mentre gli agenti della questura stanno rilevando eventuali tracce utili al riconoscimento dei colpevoli. In particolare si sta lavorando al recupero dei proiettili, risultati essere calibro 9: uno di questi è rimasto conficcato tra i vetri antiproiettile che hanno resistito all’impatto inglobando il bossolo. E’ lecito sospettare l’ennesimo gesto dimostrativo ai danni dell’Agenzia delle Entrate, bersaglio, insieme alle sedi di Equitalia, delle tensioni che si sono scatenate in questo ultimo periodo fomentate dalla crisi economica.
LA SOLIDARIETA’ DEI SINDACATI
Dopo l’allarme bomba di maggio, la scorsa notte sono stati esplosi due colpi d’arma da fuoco contro la vetrata dell’Agenzia delle entrate di Piacenza.
Nel dare la nostra solidarietà ai lavoratori dell’Agenzia, che stamattina, mentre venivano realizzati i rilievi da parte delle forze dell’ordine, seppure comprensibilmente spaventati, hanno garantito il funzionamento degli sportelli, continuiamo a denunciare il perpetuarsi di questi atti intimidatori intollerabili, che peraltro stanno pericolosamente crescendo di intensità.
I lavoratori pubblici in generale e quelli dell’Agenzia delle Entrate in particolare continuano ad essere sottoposti ad una campagna denigratoria che li rende capri espiatori della crisi economica.
Si tratta invece di cittadini lavoratori che, come tutti, sotto sottoposti alle norme e alla pressione fiscale imposte dai Governi e che ogni giorno svolgono la propria attività al servizio dello Stato e della legalità, spesso in difficili condizioni di sottodimensionamento di organico e che non hanno sicuramente potere decisionale nelle scelte legislative.
I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate sono invece un Bene Comune inestimabile e se messi nelle condizioni di aggredire l’evasione fiscale, che ricordiamo essere di circa 200 miliardi nel nostro Paese, potrebbero essere il giusto passaporto per uscire dalla crisi.
Il disagio dei lavoratori è forte anche quando il loro lavoro viene vanificato con condoni o patteggiamenti inaccettabile con personaggi famosi dello sport e dello spettacolo o con le lobby che gestiscono le slot macine. Capiamo anche il dramma di tanta gente che ha perso il lavoro e si trova costretta a pagare tasse, imposte ed accise senza che lo Stato intervenga in soccorso e che ha comportato in questi anni decine di suicidi.
Questi segnali sempre più intensi evidenziano l’urgente necessità che il Governo metta in campo politiche atte a dare risposte al disagio sociale crescente e termini la campagna mediatica diffamatoria contro i lavoratori dipendenti.
Come Organizzazioni Sindacali abbiamo già avuto modo di chiedere – e continueremo a farlo – che l’Amministrazione metta in campo adeguate misure per garantire le minime condizioni di sicurezza per i propri dipendenti mentre adempiono al proprio dovere, e continueremo a chiedere al Governo di porre in campo reali riforme ed azioni di equità fiscale per dare risposte ad una crisi che sta portando i cittadini all’esasperazione, ricordando e valorizzando al contempo il ruolo fondamentale svolto dagli uffici e dai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, baluardo di legalità fiscale.
FP CGIL FP CISL UIL-PA USB
M. Toscani E. Catino G. Franchini P. Campioni