Area ex Camuzzi, Provincia preoccupata: “Possibile contaminazione dell’area”

All’attenzione della Provincia di Piacenza c’è in questi giorni l’area ex Camuzzi. Una società privata – titolata ad operare sia per la bonifica che per il successivo intervento edilizio nel sito – ha presentato alla Provincia un progetto per la bonifica. L’area, collocata in città tra viale Risorgimento e via X Giugno, risulta ad oggi potenzialmente contaminata in quanto sono stati riscontrati nel terreno dei residui (contenenti idrocarburi) provenienti dal passato processo di estrazione del gas. Il sito, di circa 5500 metri quadrati e collocato nel cuore della città, ha ospitato infatti nel 1857 la prima officina del gas di Piacenza per poi essere acquistato negli anni Trenta dal gruppo Camuzzi.

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Forte preoccupazione è stata espressa – per la possibile contaminazione dell’area – dalla Provincia che, dati alla mano, ha richiesto ulteriori e immediate verifiche sulle condizioni del terreno. Se gli approfondimenti confermeranno la presenza di una contaminazione saranno adottati provvedimenti straordinari per la tutela dell’ambiente.

E’ dunque in corso da parte dell’ente di corso Garibaldi e degli organi tecnici competenti una valutazione del rischio ambientale: sulla base dell’esito di tali approfonditi accertamenti si definiranno con esattezza gli interventi di bonifica e di ripristino ambientale dei luoghi che saranno destinati ad uso residenziale.

“L’Amministrazione provinciale – ha sottolineato il presidente Massimo Trespidi – sta portando avanti questo lavoro all’interno della propria competenza in materia di rilevazione dell’eventuale necessità di bonifica nel precipuo obiettivo della tutela ambientale e conseguentemente della salute dei cittadini piacentini. Le Province hanno ricevuto anni fa dalle Regioni il testimone su un settore così importante. Paradossalmente oggi ci troviamo di fronte alla scomparsa di un ente che ha visto accrescere nel tempo le proprie funzioni”.

L’area ex Camuzzi, definitivamente abbandonata negli anni successivi al 2002, è attualmente occupata da una serie di fabbricati dismessi, un tempo adibiti a palazzina amministrativa, magazzini e officine.