“Un documento molto importante, che vede Piacenza primogenita d’Italia anche sul fronte degli accordi operativi con il Demanio, per il recupero di un consistente e prezioso patrimonio immobiliare”: così il sindaco Paolo Dosi commenta il protocollo d’intesa, siglato stamani a Roma insieme al direttore dell’Agenzia del Demanio, Stefano Scalera per dare avvio al Programma Unitario di Valorizzazione Territoriale (PUVaT – PC), che coinvolge 12 immobili di proprietà statale e che, successivamente, potrà riguardare anche altri beni di proprietà dello Stato, del Comune o di altri Enti.
La valorizzazione dei beni di Piacenza costituisce infatti il primo esempio di applicazione del PUVaT: strumento di governance dello sviluppo urbano che, grazie alla sinergia e alla concertazione tra lo Stato e le Amministrazioni locali, consente di avviare, attuare e concludere in tempi certi e definiti la riqualificazione del territorio cittadino, con positivi effetti di stimolo sull’economia locale. “Non posso che esprimere grande soddisfazione – sottolinea Dosi – per il raggiungimento di questo accordo, che non rappresenta un punto di arrivo ma una solida base di partenza: a breve, infatti, verrà costituito il Tavolo operativo per la valorizzazione degli immobili presenti sul territorio urbano, di cui faranno parte tre figure tecniche per il Comune e altrettante per l’Agenzia del Demanio”.
Con questa firma, l’Agenzia e il Comune si impegnano a promuovere un processo unico di valorizzazione, razionalizzazione e ottimizzazione degli immobili individuati, in coerenza con le scelte di pianificazione urbanistica e al fine di incentivare lo sviluppo sociale ed economico del territorio piacentino. “Un risultato – rimarca il sindaco di Piacenza – per il quale voglio esprimere un doveroso ringraziamento al mio predecessore, Roberto Reggi, che non solo ha avviato questo iter, ma lo ha seguito con impegno e determinazione, permettendoci di essere i primi a formalizzare l’intesa con il Demanio”.
I BENI INTERESSATI SONO: la Caserma Vittorio Alfieri, la Caserma Pietro Cella (ex Chiesa e Convento delle Suore Benedettine), la Caserma Jacopo dal Verme, l’ex Chiesa di S. Lorenzo, il Palazzo Madama – Carcere Giudiziario, il Palazzo Landi – ora dei Tribunali, il Palazzo della Posta, il Palazzo Costa Ferrari, il Palazzo Serafini, l’ex Casa dei Martiri Fascisti, la Caserma De Sonnaz (Palazzo Scotti da Sarmato), la Caserma “Generale Cantore” (porzione ad est stradone Farnese ed ex Chiesa Sant’Agostino).
Grazie al PUVaT – nuovo strumento di copianificazione introdotto dalla recente normativa – gli immobili saranno restituiti alla comunità piacentina con nuove destinazioni d’uso, al termine di un processo di valorizzazione finalizzato al riutilizzo dei beni e alla rigenerazione del tessuto urbano nel suo complesso.
La prima fase di attuazione del PUVaT-PC prevede la costituzione di un Tavolo Tecnico Operativo composto da rappresentanti dell’Agenzia del Demanio e del Comune. Il tavolo ha il compito di definire le azioni di valorizzazione e razionalizzazione da intraprendere, di selezionare eventuali altri beni da includere nel programma e di predisporre le analisi tecniche e di fattibilità per l’attuazione del progetto.