Cancellazione del Gay Pride e chiusura delle sedi di Arci Gay a livello nazionale: è quanto chiedono i rappresentanti dell’associazione “Attivisti Gay Harvey Milk” con un comunicato stampa rivolto alle alte cariche dello Stato. L’attività di Arci Gay sarebbe responsabile di una minaccia nei confronti di tutti i cittadini, omosessuali compresi, oltre a creare i presupposti per la diffusione della prostituzione attraverso circoli e locali affiliati.
Valeriano Scassa, presidente della sezione piacentina di Arci Gay, ricorda che i locali che offrono un tesseramento Arci Gay non sono altro che attività commerciali che devono realizzare un fatturato. Quanto alle gravi accuse mosse all’associazione, prima di rispondere per vie legali si dovrà attendere un consiglio con i rappresentati delle altre sedi.