AGGIORNAMENTO – E ora va in scena il rimpallo delle responsabilità. Dopo che Roberto Oretti, per voce del suo avvocato Francesco Monica, ha dichiarato di essere stato costretto sotto minaccia a prendere parte alle azioni criminose messe in atto dalla banda di Stefano Morellato, padre delle gemelline, quest’ultimo avrebbe invece accusato Oretti di essere il regista delle rapine a scopo di estorsione. E’ quanto sembra emergere dall’interrogatorio di Morellato che si è concluso oggi pomeriggio. Il suo avvocato Lorenza Dordoni ha spiegato a Radiosound-Piacenza24 che il suo assistito ha risposto a tutte le domande poste dal giudice per le indagini preliminari. Quanto al ruolo minore che avrebbe avuto Oretti, il legale smentisce: “Non è così anzi, basta pensare che una delle persone rapinate è l’ex marito della attuale compagna di uno dei complici. La ricostruzione è logica”. Secondo dunque il papà delle gemelline sarebbe stato Oretti ad organizzare i colpi e a coinvolgerlo approfittando del suo stato di indigenza.
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CASO MORELLATO, UNO DEI COMPLICI: “SONO STATO COSTRETTO A PARTECIPARE AI COLPI”
Stefano Morellato, il padre delle gemelline di tre mesi costrette a vivere in auto perché senza casa, salito agli onori della cronaca nazionale dopo la sua partecipazione a “Pomeriggio 5”, il programma condotto da Barbara D’Urso su Canale 5, dove chiedeva aiuto in lacrime, definendosi un uomo onesto, sta sostenendo in queste ore l’interrogatorio di garanzia del giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani presso il carcere delle Novate.
Morellato, fermato dai carabinieri l’altro giorno per estorsione e alcune rapine, è difeso dall’avvocato Lorenza Dordoni: potrà scegliere di avvalersi della facoltà di non rispondere o dovrà tentare di opporre la sua versione alle accuse, mosse dalla Procura sulla base degli elementi raccolti dai militari dell’Arma. Le accuse lo vedono come capo di una banda composta da almeno tre persone e dedita ai ricatti e alle rapine ai danni di prostitute e protettori. Oltre a lui, oggi vengono sentiti anche i presunti complici Paolo Castellana e Roberto Oretti. Quest’ultimo appare come l’elemento debole della banda, coinvolto in seguito alle minacce subìte dai complici. Oretti è difeso dall’avvocato Francesco Monica, che ha dichiarato ai microfoni di Radio Sound quanto la posizione del suo assistito sia probabilmente di poco conto:
“Oretti ha ammesso la sua presenza materiale nel contesto dei fatti, dovuta però essenzialmente ad uno stato di terrore totale dovuto alle minacce subite – a suo dire – da Morellato e Castellana: minacce anche di morte se non avesse fatto il terzo uomo, se non si fosse prestato a tenere la refurtiva, essere presente con loro e fingersi quindi il terzo carabiniere.”
“E’ una persona che presenta difficoltà enormi, anche a livello di linguaggio, per problematiche evidenti: è evidente che ciò che ha fatto – se lo fatto – è accaduto in situazioni di sudditanza psicologica nei confronti di queste persone.”